Guida ragionata sui punti fondamentali che la recensione di un libro deve soddisfare

Una recensione non è un'opinione - LePaginecheverranno

Questa guida è pensata per chi approda nel mare magnum dei siti letterari, web magazine e blog dedicati alla divulgazione dei titoli che si possono trovare in libreria, fornendo una mappa concettuale per scrivere una recensione che sia definita tale.

Cos’è una recensione

Una recensione riconosce un solo Dio: il lettore

Ed è il lettore che leggendo la vostra recensione deve decidere su quali titoli investire il suo budget mensile oppure cosa potrebbe solleticare le sue corde e cosa, invece, no.

Ricordatevi che il lettore potrebbe essere alle prime armi e ha bisogno di input basilari, ma tra i vostri lettori ci sarà anche il lettore professionista, quello che sa leggere tra le righe, quello che conosce gli autori, i titoli e nella vostra recensione cerca una riposta precisa ai suoi bisogni.

Cominciamo dalle basi.

  • Una recensione non è un’opinione. 

O almeno, non è solo questo.

Siti come Tripadvisor, che sono degli aggregatori di opinioni e permettono quindi di creare una media basandosi su migliaia di “impressioni” diverse, hanno spinto molti a pensare che opinione e recensione coincidano. 

Non è così. 

L’opinione, infatti, è personale e indiscutibile, difatti si dice con orgoglio che ognuno ha diritto alla propria. 

La recensione, invece, presuppone un criterio di oggettività, per ottenere il quale sono necessarie capacità di comprensione, raffronto e analisi che non sono patrimonio di tutti ma che tutti possono imparare e sviluppare.

Conditio sine qua non per diventare un recensore credibile è il bagaglio culturale di base.

Una recensione non è un'opinione! Il background necessario. lepaginecheverranno.it

Non si possono recensire gialli se non si è mai letto un libro di Agatha Christie, né Noir se non si conosce Scerbanenco o Izzo e se recensite narrativa contemporanea, si deve percepire la familiarità con le tematiche ricorrenti.

Una recensione è la risultante di tante letture fatte, che hanno contribuito, mattone su mattone, a creare un background solido.

Non improvvisate mai! vi assicuro, vi sgamano subito.

Leggete i classici, i maestri del genere narrativo che amate di più, i pionieri della letteratura, perché sono loro le pietre angolari su cui poggia ogni vera recensione.

  • Una recensione non è neppure una sinossi.

La sinossi è fondamentale per inquadrare, a grandi linee, di cosa parla un libro, quale storia racconti. Per questo bisogna includere la sinossi ufficiale, quella fornita dalla casa editrice, come parte del vostro articolo. La recensione, che segue la sinossi ufficiale, se ne distingue e non è necessario che la citi o la riassuma e, se lo fa, ciò dovrebbe sempre essere funzionale ad evidenziare il punto che stiamo sostenendo.

In sostanza una recensione non deve essere solo il riassunto della trama.

  • La recensione parla del libro

Non dei gusti del recensore, non del suo percorso di lettore, non della sua storia personale, non dell’impegno che il recensore ha posto nello studiare la biografia dell’autore.

La recensione parla del libro. L’obiettivo che non dobbiamo mai dimenticare è fornire ad un lettore, di cui non sappiamo nulla, elementi sufficienti per capire se il testo che stiamo recensendo fa al caso suo, oppure no.

Se inserite nella recensione i vostri ricordi, ciò che avete fatto o vissuto, il lettore vi abbandona subito.

Al lettore non interessa la vostra vita, quella relegatela nei vostri diari, a lui interessa sapere se quel libro specifico potrebbe fare al caso suo e decidere se spendere dei soldi per acquistarlo.

Quali punti deve soddisfare una recensione?

Esclusa quindi la sinossi, quali sono gli elementi che ci aspettiamo di trovare sempre in una recensione?

Non parliamo qui di sezioni specifiche ma di elementi che possono essere inseriti anche in forma discorsiva e che sono punti di riflessione essenziali

Decliniamoli qui in forma sintetica, fornendo alcune riflessioni di esempio.

  • Contesto.
    • Come si inquadra il libro all’interno del genere? 
    • Quali altri titoli ci ricorda nello stile, nell’ambientazione, nelle atmosfere?
    • Il bagaglio culturale che vi portate dietro entra subito in scena, arrivateci preparati!
  • Stile.
    • La voce dell’autore è piacevole? 
    • È originale? 
    • Il libro scorre o ci sono difetti, gigionerie, eccessi? 
    • Oltre a essere più o meno piacevole, lo stile è funzionale alla storia o invece stride con quanto viene raccontato?
    • Anche qui l’analisi comparata con autori dello stesso genere narrativo è indicativo della vostra competenza.

Personaggi

  • I personaggi sono credibili
  • Hanno una loro dignità, una tridimensionalità?
  • Ci sono dei personaggi con cui si empatizza? 
  • Ce ne sono altri della cui sorte invece non ci interessa? 
  • La simpatia o antipatia dei personaggi è funzionale alla storia o, al contrario, la rende meno interessante?
  • Si possono accostare a personaggi già visti e ne ricalcano troppo i passi?

Dialoghi

  • I dialoghi sono piacevoli, realistici, originali? 
  • Ricalcano i cliché di genere? Sono postmoderni? Ironici? Caustici?
  • In generale sono un valore aggiunto?
  • Sono funzionali o no alla storia?

Storia

  • La storia, meritava di essere raccontata? 
  • Cosa aggiunge al genere o, in generale, alla letteratura? 
  • È interessante, originale o è invece un mero canovaccio su cui poggia il punto di forza del libro (i personaggi, lo stile ecc.)?

Sospensione dell’incredulità. 

  • Ci sono stati dei momenti, durante la lettura, in cui qualcosa mi ha “buttato fuori” dal libro? 
  • Un dialogo assurdo?
  • Una incongruenza nella trama?
  • Un personaggio che compie un’azione forzata, non in linea col proprio carattere?

Giudizio personale e commento

  • Come mi ha lasciato questo libro? 
  • A distanza di qualche giorno, qual è il retrogusto? 
  • Mi ha cambiato come lettore? 
  • Mi ha regalato qualcosa o è stata una perdita di tempo? 
  • Lo consiglierei al mio migliore amico?

Non siate “carini”, siate onesti.

È questo il momento di mettervi in gioco, ma solo dopo l’analisi oggettiva della storia, dopo una meticolosa autopsia del testo.

Una recensione che si rispetti ha una parte finale di commento e giudizio in cui il recensore sintetizza in modo fruibile ciò che la storia gli ha lasciato a livello emotivo e in che modo incasella questa lettura nella sua biblioteca personale.

Il commento è la parte fondamentale su cui si focalizza il lettore ed è in questo momento che decide se correre in libreria o meno.

Siate creativi, non usate termini ricorrenti nelle didascalie che trovate sui social, non prendete in prestito parole sfibrate da letture fugaci, ma condensate la sostanza della storia letta in modo originale ed empatico.

Il giudizio deve sempre avere una base solida e inconfutabile che deriva da una conoscenza approfondita della materia che vi avviate a criticare.

La recensione è negativa

Innanzi tutto dovete decidere se recensire solo i libri che avete amato oppure recensire tutto in modo onesto e trasparente.

Decidere di scrivere una recensione negativa è un atto di coraggio, anche perché spesso s’instaurano rapporti personali con gli autori oppure con i vari uffici stampa delle case editrici, che nel libro che state stroncando hanno investito il loro denaro e il loro tempo.

Ma se il lettore è il vostro Dio, allora è giusto che gli forniate gli strumenti utili per orientarsi tra gli scaffali della libreria, sempre carichi di novità editoriali.

Ma tenete sempre a mente che il libro non è l’autore e l’autore non è il libro.

Una recensione negativa ha bisogno di un’attenzione particolare.

L’analisi del testo, il commento, il raffronto con altri titoli simili per storia o per genere narrativo, deve essere puntuale e il giudizio critico si deve fondare su difetti oggettivi del testo, mai basarsi sul vostro gusto personale.

Se una storia non “funziona” dovete cogliere l’ingranaggio inceppato, se lo stile non vi convince dovete evidenziarne le mancanze, se il libro ve ne ricorda troppo un altro, dovete specificare quale e sottolineare i punti di contatto …insomma essere perfetti.

L’importanza dell’editing

Una recensione che vuole catturare l’attenzione deve saper modulare la propria voce.

Titoli, sottotitoli, frasi evidenziate in grassetto, sottolineature, tutto ciò vi aiuta a facilitare la lettura e a mantenere alta la concentrazione del lettore.

Inserite estratti, citazioni che diano profondità a ciò che state scrivendo, regalando un attimo di relax allo sguardo del lettore.

Non scrivete blocchi uniformi di frasi, così create un muro di parole atone.

Frasi brevi o comunque intervallate da grassetti e corsivi piacciono molto al lettore, anche quello più distratto e convincono GoogleBot che il vostro testo è degno di essere notato.

Date al vostro testo carattere, colore e non dimenticate che spesso, less is more!

Una recensione SEOfriendly

Inutile scrivere la recensione perfetta se poi il lettore non la trova!

Google, il motore di ricerca più usato al mondo, ha un algoritmo davvero performante che analizza milioni di siti web raggruppandoli in base a cluster semantici. Ciò significa che vi dovrete far notare da Google e cercare di approdare nei primi posti della pagina di ricerca.

Non vi preoccupate bastano pochi accorgimenti per ottenere già un risultato soddisfacente.

La lunghezza del testo

La lunghezza minima di una recensione deve essere intorno alle 3000 battute. Sotto questa lunghezza è quasi impossibile fornire una analisi esaustiva e rischiate di non essere visti da Google.

Keywords

Se usate WordPress vi sono diversi plugin che possono aiutarvi a rendere il testo SEOfriendly.

Yoast SEO Plugin è il più utilizzato e facile da comprendere.

Una volta installato vi indicherà tutti gli spazi da completare per rendere il testo rilevabile dall’algoritmo di Google.

La scelta della frase chiave rimane a vostra discrezione ed è il primo parametro che Google noterà.

Google Trends è il tool utile per conoscere i topic più cercati in quel dato momento e potrete usarlo per inserire le parole chiave che riflettono il tema della vostra recensione.

La meta-descrizione è invece il vostro biglietto da visita ed è necessario essere il più precisi possibile.

Riportate la parola chiave anche qui e scrivere in sintesi la tematica del vostro articolo.

Non dimenticate di inserire link interni per agganciare altri vostri contenuti, così come sono importanti i link esterni, in modo particolare Google ama Wikipedia.

È giusto precisare che il vero lavoro di SEO è qualcosa di molto più complesso che incrocia competenze e piani di lettura diversi, ma con queste piccole dritte il vostro articolo avrà una chance in più di essere notato.

Buon Lavoro Recensori!

Questo articolo è stato scritto in collaborazione con Giovanni Jonvalli, scrittore, webmaster e socio fondatore de ilRecensore.it

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