Dieci Racconti che svelano il cuore occulto del folclore sardo

La Casa maledetta e altre cupe storie di Grazia Deledda
Titolo:La Casa maledetta e altre cupe storie
Autore: Grazia Deledda
Editore: Caravaggio Editore
Collana: I Classici Ritrovati
Pagine: 165
Prezzo: 12,90€
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Il suo accento era così sincero e la sua convinzione così radicata che spesso io la fissavo con un indefinibile sussulto, chiedendomi se, per caso, queste bizzarre storie a base di soprannaturale, che corrono pei casolari del popolo, non hanno un fondamento, e qualcosa di vero…

La casa maledetta e altre storie cupe di Grazia Deledda

Enrico De Luca, curatore della Collana i Classici Ritrovati per Caravaggio Editore, ha scelto di celebrare il 150° Anniversario della nascita di Grazia Deledda, premio Nobel per la Letteratura nel 1926, selezionando e raccogliendo dieci racconti accomunati dall’elemento soprannaturale, regalando al Lettore una panoramica narrativa significativa e coerente.

Grazia Deledda si fa veggente e ci rivela l’ignoto celato dietro gli scialli neri delle donne di paese, dietro le leggende e le usanze rituali, attraversando le lande e i villaggi immersi nella loro vita remota fuori dal tempo.

In questi dieci Racconti intravediamo spaccati di vita popolare, gestualità ancestrali, tratteggiati con delicato riguardo.

Sulle tracce di antichi sentieri misterici incrociamo la fatica degli umili e il loro bisogno di speranza, così come i tormenti dell’animo, il desiderio di una vita priva di stenti, incantesimi e gelosie,

Deledda ci consegna le chiavi di Case maledette, di Castelli incantanti, ci dona l’immaginazione di una figlia stretta nella morsa dei sensi di colpa e la profondità della perfidia di un subdolo ladro…

Storie che passano di generazione in generazione componendo un mosaico umano antico come il Mondo e pur sempre attuale.

Il simbolismo decadente attraversa La Casa maledetta e altre cupe storie e si irradia sul paesaggio, ricco di misteriosi ed oscuri richiami.

Lo sguardo arguto di Grazia Deledda e l’ironia che traspare tra le righe, ricordano il tratto narrativo di Dickens, così come l’attenta analisi del contesto sociale in cui s’innervano credenze e superstizioni.

... zio Taneddu era quello che più mi piaceva perché nelle sue storielle il tragico si mescolava al comico, e forse fin da allora io sentivo che la vita è così, un po' rossa, un po' azzurra, come il cielo in quei lunghi crepuscoli d'estate quando la serva attingeva acqua al pozzo e zio Taneddu, zio Jubanne e zio Predumaria raccontavano storie che mi piacevano tanto perché non le capivo bene e adesso mi piacciono altrettanto perché le capisco troppo.

L’eredità di antichi aedi è lo specchio universale in cui riconoscersi e ritrovare le nostre radici.

Nelle opere di Grazia Deledda confluiscono , accanto ad alcuni aspetti del verismo regionale, motivi di una più complessa e tormentata spiritualità: il peccato ed il rimorso.

Su questo sfondo mitico eppur reale si muovono personaggi apparentemente elementari ed arcaici, che vivono in realtà sconvolgenti drammi interiori, vinti da una fatalità, quella del male, che li piega come Canne al vento.

Sono nata in Sardegna; la mia famiglia è composta di gente savia, ma anche di violenti e di artisti produttivi

Questa raccolta andrà ad impreziosire la libreria di ogni appassionato lettore, sia del genere classico che del genere horror.

Classici Ritrovati letti e recensiti

Dietro la maschera ~ Luisa May Alcott

Il Popolo Bianco ~ Burnett

Nella Stanza chiusa di Frances H. Burnett

Il Mistero di Black Rock Creek di Jerome K Jerome

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