Ho sempre provato a scrivere un cunto guardandomi attorno e oggi invece so che, a volte, è necessario volgere lo sguardo indietro per dare un senso al presente

Nannina di Stefania Spanò
Nannina di Stefania Spanò - La Pagine che verranno - Patty Pici
  • Titolo: Nannina
  • Autore: Stefania Spanò
  • Editore: Garzanti
  • Genere: narrativa – romanzo di formazione
  • Pagine: 224
  • Prezzo: 16,80€
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Nannina di Stefania Spanò è un bellissimo romanzo d’esordio che vuole testimoniare la potenza delle storie e di chi ha il dono di saperle raccontarle.

Stephanie cresce a Secondigliano, impara a guardare per terra e non i volti di chi poi potrebbe chiederle di portare un pacchettino …

Cresce con la consapevolezza che certi nomi non vanno fatti ad alta voce: i nomi dei camorristi o meglio dei mastrisuocci.

A Secondigliano bisogna mimetizzarsi per non finire morti sul ciglio della strada con una pallottola in corpo…«a Secondigliano se non ti mimetizzi muori e se ti mimetizzi muori lo stesso.»

Nannina de Gennaro è la nonna di Stephanie/Stefania e la cuntastruppole che fa delle parole e della teatralità che accompagna ogni sua recitazione, uno strumento per indirizzare al meglio le scelte di quel microcosmo umano che cerca di sopravvivere in un quartiere “difficile” come Secondigliano.

Ogni storia è imbastita di ancestrale saggezza, di pragmatico acume, che sembra rivestito di un potere magico in grado di smuovere le coscienze.

A differenza della struppola, chiara e semplice, [la controstruppola] è un cunto sibillino, cucito con una lingua sturciosa che se però te la riesci a spianare in testa, arricreandoti solo col suono della parola, il pensiero da acerbo si matura e ti assoluziona la campata

Nannina è il baricentro di questa storia, eroina che, pagina dopo pagina, assume l’allure di una figura mitologica. Intorno a lei ruota un mondo che vive veloce, alla continua ricerca di un nuovo modo per dimenticare e rinascere.

Come Stephanie, la nipote prediletta: colei che raccoglierà il testimone per dare un senso a quelle storie impastate di sangue e precetti, di etica e dolore.

Tra il tanfo di un quartiere che vive di rituali intrisi di violenza e disperazione, e il coraggio, tutto femminile, di ridisegnare i contorni della storia, Stephanie colleziona parole, che le permetteranno di narrare al meglio il ciclico e disarmante copione umano.

Trova in te, Stephanie, la forza e il coraggio necessari a scolpire e modellare la tua pietra. Rendila liscia e levigata.

Nannina di Stefania Spanò
Nannina di Stefania Spanò - Le Pagine che verranno - Patty Pici

Nannina di Stefania Spanò è un romanzo ancestrale, carico di umana sofferenza, raccontato attraverso lo sguardo pietoso e al tempo stesso disincantato di chi è sopravvissuto ai margini della società, mantenendo intatta dignità e speranza.

Stefania Spanò rispolvera le dinamiche strutturali dei veri cantastorie e ci consegna un racconto impregnato di voci, odori e speranze infrante, ricordandoci da dove veniamo e, come uno schiaffo in volto, vorremmo tanto dimenticare.

Limpida, la voce di Stefania ha i sapori del folclore e la causticità del narrare contemporaneo, che nega i manierismi in favore di un cromatismo stilistico capace d’introiettare la realtà e riportarla con la durezza di un pugno.

Passando attraverso la visuale di una ragazzina realizziamo la vera potenza delle storie, della parola e di ciò che abbiamo dimenticato per incuria e pigrizia. La narrativa riesce a riportarci agli inizi dei nostri istinti, contenitore sacrale di ogni vicenda umana.

Nannina ha la freschezza di un romanzo d’esordio, intessuto di antica saggezza e carico di un’eco lontana che risuona profonda per tutto il racconto.

Stefania Spanò

Stefania Spanò è cantastorie, interprete Lis e insegnante di sostegno nella scuola secondaria di primo grado.

Conduce da anni laboratori di teatro, scrittura creativa, comunicazione empatica e poesia visiva nelle periferie turbolente dell’hinterland napoletano, nel resto d’Italia e all’estero.

Come cantastorie porta in giro i cunti della tradizione di famiglia e quelli scritti da lei.

Sogna di fare il giro del mondo con i suoi scugnizzi e tornare a Secondigliano con antidoti e pozioni esotiche di disobbedienza civile.

Nannina è il suo primo romanzo.

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