❝ 𝙿𝚎𝚛 𝚌𝚑𝚒 è 𝚌𝚑𝚒𝚞𝚜𝚘 𝚜𝚘𝚝𝚝𝚘 𝚞𝚗𝚊 𝚌𝚊𝚖𝚙𝚊𝚗𝚊 𝚍𝚒 𝚟𝚎𝚝𝚛𝚘, 𝚟𝚞𝚘𝚝𝚘 𝚎 𝚋𝚕𝚘𝚌𝚌𝚊𝚝𝚘 𝚌𝚘𝚖𝚎 𝚞𝚗 𝚋𝚊𝚖𝚋𝚒𝚗𝚘  𝚗𝚊𝚝𝚘 𝚖𝚘𝚛𝚝𝚘, 𝚒𝚕 𝚋𝚛𝚞𝚝𝚝𝚘 𝚜𝚘𝚐𝚗𝚘 è 𝚒𝚕 𝚖𝚘𝚗𝚍𝚘 ❞

La CAMPANA di vetro di Sylvia Plath

Titolo: La campana di vetro

Autrice: Sylvia Plath

Editore: Mondadori Libri

Pagine: 228

Prezzo: 12€

     ۞ஜ ۞ஜ ۞ஜ

۞ Struggente e straziante

Fortemente autobiografico 

Ricco di sublimi echi lirici

Ne La campana di vetro, unico Romanzo scritto dalla Poetessa Plath, assistiamo alla discesa negli inferi di una promettente ragazza di provincia, che ha l’unica colpa di guardare il mondo da una prospettiva differente… quella di una ribelle anima poetica. 

ஜ Esther ~ alter ego di Sylvia ~ rifiuta la categorizzazione sociale, le etichette, i rigidi e ciechi protocolli morali. 

ஜ Combatte con sé stessa, mortificandosi, per accettare le imposizioni borghesi che hanno già deciso il suo destino e che la chiudono dentro ad una campana di vetro, soffocandola.

𝗶𝗼 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗶𝗼 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗶𝗼 𝘀𝗼𝗻𝗼

♾ Ripetuto come un mantra, come se ogni secondo in questo mondo le togliesse la percezione di se stessa.

“ 𝚌𝚘𝚗𝚝𝚒𝚗𝚞𝚊𝚟𝚊 𝚊 𝚕𝚊𝚗𝚌𝚒𝚊𝚛𝚎 𝚘𝚌𝚌𝚑𝚒𝚊𝚝𝚎 𝚊𝚕 𝚙𝚛𝚘𝚙𝚛𝚒𝚘 𝚛𝚒𝚏𝚕𝚎𝚜𝚜𝚘 𝚗𝚎𝚕𝚕𝚎 𝚟𝚎𝚝𝚛𝚒𝚗𝚎 𝚕𝚞𝚌𝚎𝚗𝚝𝚒 𝚍𝚎𝚒 𝚗𝚎𝚐𝚘𝚣𝚒 𝚌𝚘𝚖𝚎 𝚜𝚎 𝚟𝚘𝚕𝚎𝚜𝚜𝚎 𝚊𝚜𝚜𝚒𝚌𝚞𝚛𝚊𝚛𝚜𝚒 𝚊 𝚘𝚐𝚗𝚒 𝚒𝚜𝚝𝚊𝚗𝚝𝚎 𝚍𝚒 𝚎𝚜𝚒𝚜𝚝𝚎𝚛𝚎 𝚊𝚗𝚌𝚘𝚛𝚊”

ஜ Esther indaga, sonda nel profondo del suo disagio e vede  chiara e lampante la sua incapacità di vivere, di autodeterminarsi o di avere  rapporti umani soddisfacenti. 

۞ Inizia il tracollo

La sporcizia, la sciatteria e la trascuratezza del proprio aspetto esteriore 

« … 𝚜𝚎𝚗𝚝𝚒𝚟𝚘 𝚌𝚑𝚎 𝚝𝚞𝚝𝚝𝚒, 𝚟𝚎𝚍𝚎𝚗𝚍𝚘 𝚒 𝚖𝚒𝚎𝚒 𝚌𝚊𝚙𝚎𝚕𝚕𝚒 𝚞𝚗𝚝𝚒 𝚎 𝚏𝚕𝚘𝚜𝚌𝚒, 𝚖𝚒 𝚌𝚘𝚗𝚏𝚛𝚘𝚗𝚝𝚊𝚟𝚊𝚗𝚘 𝚌𝚘𝚗𝚚𝚞𝚎𝚕𝚕𝚊 𝚌𝚑𝚎 𝚎𝚛𝚘  𝚙𝚛𝚒𝚖𝚊 𝚎 𝚌𝚑𝚎 𝚕𝚘𝚛𝚘 𝚟𝚘𝚕𝚎𝚟𝚊𝚗𝚘 𝚌𝚑𝚎 𝚏𝚘𝚜𝚜𝚒, 𝚎 𝚜𝚊𝚙𝚎𝚟𝚘 𝚌𝚑𝚎 𝚜𝚎 𝚗𝚎  𝚊𝚗𝚍𝚊𝚟𝚊𝚗𝚘 𝚟𝚒𝚊 𝚜𝚌𝚘𝚗𝚟𝚘𝚕𝚝𝚒»

Il tentato suicidio

La clinica psichiatrica

L’elettroshock

۞  Il suo sguardo diventa Lucido, freddo e disturbante. 

La descrizione del manicomio e della pratica dell’elettroshock colpisce come un pugno… 

✍️ La scrittura è sofferta, calibrata sulle onde distorte di un dolore sconfinato

Le parole colano dall’anima e piombano in una realtà come massi. 

La follia come fuga, la psicosi dissociativa come medicina per sopportare un mondo che ci vuole perfette, adeguate, anche quando non lo siamo! 

🔗 L’Immaginario sconfina nella realtà ed Esther diventa Sylvia e ciò che è stato tentato, invece si concretizza e scrive la Fine di questa storia. 

«𝗟’𝗼𝘀𝗰𝘂𝗿𝗶𝘁à 𝗺𝗶 𝗰𝗮𝗻𝗰𝗲𝗹𝗹ò 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗴𝗲𝘀𝘀𝗼 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗹𝗮𝘃𝗮𝗴𝗻𝗮»

11 Febbraio 1963, dopo aver preparato la colazione ai figli, Sylvia mette la testa nel forno e si toglie la vita. 

📖 Questo libro e tutta l’opera poetica della Plath, diventerà l’emblema di una drammatica protesta: quella di tutte le donne che vogliono essere libere! 

⭐️⭐️⭐️⭐️

La lettura di questo testo è stata condivisa con il Gruppo di Lettura di Psicoleggimi e le riflessioni delle varie esperte nelle terapie psicologiche hanno reso il testo più comprensibile.

Qui di seguito altre letture condivise con questo GdL

L’Ora di Agathe

L’Avversario

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