Giorno 153

Io mi chiamo Domenico, ho sedici anni e dimostrerò che non sono un ragazzino

l’età delle madri di Vittorio Punzo
L'età delle madri di Vittorio Punzo
Titolo: L’età delle madri
Autore: Vittorio Punzo
Editore: Alter Ego Edizioni
Collana: Specchi
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 204
Prezzo: 16€
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Domenico è giovane, ma ha già imparato a mettere insieme frammenti di vita, impastando colla, sogni e sigarette.

Anna e Maria Vittoria, madre e figlia, sono in frantumi, schegge esplose di uno stesso specchio.

La voce di Domenico ci accompagna tra le vie di Pacifica, cittadina che si muove a scatti, di mattina succede tutto, di pomeriggio niente. Non ha identità. Un fiume dove andare a fare il bagno, un bar, un’ubriacone.

È in questo spazio minimo che i tre protagonisti, creano un microuniverso emotivo nel quale ricomporre scampoli di esistenza.

L'età delle madri di Vittorio Punzo

Anna è troppo giovane quando diventa madre

Fuori l'ospedale, ha osservato Maria Vittoria sotto un raggio di sole, l'ha guardata per bene, in mezzo alla strada, nella realtà, e ha pensato che sì era bellina, poteva essere fattibile avere una bambina così.

Si diverte a liberare uccellini, che poi ricompra e annega il peso dei pensieri in bicchieri di vino rosso e spirali di fumo.

Maria Vittoria ha ventun anni, sembra più madre che figlia, scrive poesie sul cielo e sogna di andare in Belgio con Domenico.

La relazione tra i due ragazzi si srotola lenta, tra piccoli gesti, le note di Rossini e sguardi ambigui.

La nostra vita scorre lentissima, fatichiamo a stare calmi, vorremmo vedere le grandi città, annusare i marciapiedi nuovi, vedere la gente alta e potente che torna a casa in metropolitana

L’età dele madri

Al centro della narrazione c’è lo sguardo millimetrico di un ragazzo di sedici anni, che scava nella vita rotta di Anna, per dare senso ai propri passi e un equilibrio alla figlia.

Il flusso narrativo è serrato e continuo, scandito da brevi sequenze testuali prive di costrizioni sintattiche, testimoni di un’urgenza comunicativa implacabile.

Le parole aggrediscono, dissonanti e disarticolate; strattonano il Lettore più convenzionale e ne pretendono l’attenzione.

Personaggi disadattati, emarginati a loro stessi, non si fanno contenitori di messaggi universali, né cercano una redenzione salvifica.

Perfettamente calato nel contemporaneo paesaggio letterario, L’età delle Madri è un reel narrativo fatto d’immagini filtrate e prospettive manipolate.

Un racconto intrecciato con colori, fumo, musica jazz e attimi sospesi, distorsioni del tempo in cui tutto è in divenire.

Il linguaggio subisce un processo di epurazione drastico, la punteggiatura è joyciana e libera da ogni orpello superfluo dona attimi di pura poesia.

L’età delle madri di Vittorio Punzo ha tutta la freschezza ed il coraggio di un’opera giovane, sorprendente nello stile e nell’originalità, ma ancora acerba nell’impianto narrativo.

“Un testo interessante, suggestivo, coraggioso e delicato …” si legge nella menzione speciale della Giuria del Premio Italo Calvino del 2021 che premia il ventiduenne Punzo, sicuramente una penna da tenere sott’occhio.


Vittorio Punzo 

Vittorio Punzo è nato nel 1998 e vive in provincia di Caserta. Nel 2019 ha frequentato il corso di scrittura creativa presso la Scuola Holden. Attualmente è iscritto, a Torino, al corso di laurea in Culture e letterature del mondo moderno.L’età delle madri, la sua prima opera, è risultata finalista nel 2021 alla XXXIV edizione del “Premio Italo Calvino” e ha ricevuto la Menzione speciale della Giuria.

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