Ho sempre provato a scrivere un cunto guardandomi attorno e oggi invece so che, a volte, è necessario volgere lo sguardo indietro per dare un senso al presente
Luca Ammirati, scrittore ligure di nascita e di cuore, mescola i profumi e i colori dei suoi ricordi per consegnarci un romanzo –Tutti i colori tranne uno – che risuona di struggente e romantica Sehnsucht.
Piergiorgio Pulixi, scrittore sardo, autore di molti gialli e noir intensi che hanno collezionato vari premi letterari e critiche entusiaste da parte dei lettori, cambia pelle e ci presenta un giallo ironico, umano, leggero.
Qualcosa di bello… il titolo è una lusinga, o meglio, una promessa.
Roberto Pellico, autore italiano agli esordi ha intessuto per cinque anni parole perfette, come fili di un antico arazzo; sarà riuscito a mantenere il patto suggerito già dal titolo?
La grande Narrativa si identifica nelle storie memorabili, nei paesaggi indimenticabili o nei Personaggi d’amare
❤️🔥 Daniele si vorrebbe abbracciare, consolare, spronare, per assicurargli un destino diverso da 𝑻𝒖𝒕𝒕𝒐 𝒄𝒉𝒊𝒆𝒅𝒆 𝒔𝒂𝒍𝒗𝒆𝒛𝒛𝒂.
📝 Sempre tornare di Daniele Mencarelli conclude la trilogia biografica iniziata con 𝗟𝗮 𝗰𝗮𝘀𝗮 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝘀𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗶 e ci riporta indietro nel tempo, quando dalle autoradio usciva stridula la voce di Freddy Mercury e si stonava cantando a squarciagola “ 𝘛𝘩𝘦 𝘴𝘩𝘰𝘸 𝘮𝘶𝘴𝘵 𝘨𝘰 𝘰𝘯 “
❝ Noi viviamo Due Vite, entrambe destinate a finire: la prima è la vita fisica, fatta di sangue e di respiro, la seconda è quella che si svolge nella mente di chi ci ha voluto bene. E quando anche l’ultima persona che ci ha conosciuto da vicino muore, ebbene, allora davvero noi ci dissolviamo, evaporiamo, e inizia la grande e interminabile festa del Nulla, dove gli aculei della mancanza non possono più pungere nessuno. ❞
Il narratore ha la voce rotonda, piena di vita vissuta, intima e colloquiale, ricca di sfumature colte e raffinate, spesso si ferma, rastrellando ricordi e rimpianti.
Due amici, completamente diversi l’uno dall’altra “ strutturalmente incapaci di stare al mondo “ , come suggerisce Chiara Gamberale.
Un monologo, una confessione, un Memoire ricco di epifanie e aneddoti, che s’intersecano con profonde riflessioni sulla vita, sull’arte dello scrivere, sulla malattia e soprattutto sul vero senso dell’amicizia.
“Questa ‘Piccola Parigi’ mi fa sognare… è una vera favola!
C’era una volta… in una bella città italiana che si chiama Trieste, con i suoi bei monumenti e la sua notorietà mondiale, un piccolissimo quartiere nascosto, che è scampato alla distruzione e nel quale ci si crederebbe essere nel diciannovesimo secolo. Delle piccolissime case affacciate su viuzze strette piene di gatti, di panni stesi alle finestre; un piccolo paradiso da cartoni animati risparmiato dalla follia delle grandezze degli uomini.