Non cโรจ mai stato altro dolore, come questo dolore…
RosIe
Quel dolore รจ umiliante, annichilente, omertoso.
โฃ๏ธMa Rose ha la forza di scappare, di muovere i suoi primi passi verso la libertร con una piccola e timida speranza: non farsi trovare mai piรน da suo marito!
Questo Romanzo, scritto nel 1995, ha un forte sottofondo fantastico, con uno sguardo verso il paranormale, occhieggiando alla Mitologia Greca. ๐Un vero melting pot letterario!
King riesce a raccontare la violenza domestica con acutezza e attenzione, la simbologia greca รจ propedeutica alla visione critica della societร americana, consumistica e superficiale.
๐น Rose Madder รจ una donna forte, determinata, che dovrร gestire lโistinto di vendetta, evitando di cadere nella cecitร della Rabbia. Queste donne attraversano le pagine del Gioco di Gerald e di Dolores Claiborne, per non dimenticare Misery.
๐ ร una storia di rinascita, di vendetta, di resilienza, Ma…. questo libro รจ scritto da King! e questa tematica cosรฌ comune prende una piega inquietante….
ย Fu come se fosse stato il quadro a vedere lei
Rose Madder
โ๏ธย Il racconto assume forme psichedeliche, la realtร si deforma ed il concetto di spazio si piega a regole mitologiche, dove regna il Minotauro e โ la donna con il chitone โ.
E non ti scordare di unโaltra cosa: Io ricambio. Quello che fai tu per me io farรฒ per te
Rose Madder
๐ผย Un banalissimo quadro sarร lโoggetto orrorifico a cui King affiderร il Pathos, che porterร il lettore a divorare le pagine.
Il Mondo parallelo in cui faremo i primi timidi passi รจ quello che ritroveremo ne La Torre nera.
โญ๏ธโญ๏ธโญ๏ธย 1/2
Ho ritrovato il mio Scrittore adolescenziale, ho ripercorso le stesse tracce, ma i solchi sono ora piรน profondi e la mia visuale piรน ampia.ย Condividendo questa lettura con il GdL Non solo Horror, ho potuto arricchire questa storia, con tutte le voci dei lettori neofiti e non.
Lโacutezza psicologica dei personaggi, i disturbi della personalitร , cosรฌ come lโatmosfera carica di angosciosa attesa, si perdono un poโ nella Simbologia dei Protagonisti.
La storia risulta a tratti fumosa, smorzando la drammaticitร degli eventi.ย
Eccoci con una bella panoramica sui progetti letterari per questo anno nuovo!
Nell’elenco troverete tutti i titoli che ho giร stabilito di leggere con i vari Gruppi di Lettura. Se vi dovesse interessare anche solo un titolo potete condividere la lettura con Noi! Trovate i Classici, i Contemporanei ed un focus particolare sui libri meno Horror di S. King.
Gาฝษณษณฮฑฮนฯ
GdL Maratona Classica : Le avventure di Gordon Pym – E.A.Poe
GdL Libri di Roth : Lasciar andare – P.Roth
GdL Libri di Coe : La banda dei Brocchi – J.Coe
GdL Non Solo Horror : Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank ( Stagioni Diverse ) – S.King
GdL Non Solo Horror : Rose Madder – S. King
GdL Sfida dei Classici : Tess D’Urberville – T. Hardy , Lettera al padre – Kafka
Gdl Psicoleggimi : Il tuo anno perfetto – C. Lucas
FาฝBbษพฮฑฮนฯ
GdL Maratona Classica : Racconti di Pietroburgo – Gogol
GdL Non Solo Horror : Il metodo di respirazione ( Stagioni Diverse ) – S. King
GdL Sfida dei Classici : Via dalla pazza folla – T. Hardy
Il Calendario letterario sarร arricchito da Novitร editoriali e Titoli che ho giร adocchiato ๐ per approfondire la Letteratura Ergodica e l’Opera di Joyce.
Ma questa รจ un’altra Storia che vi racconterรฒ la prossima volta๐
๐State calmi! Vi vedo giร che vi ribolle il sangue a leggere queste parole, ma dobbiamo prendere atto dei luoghi comuni…
๐Leggere รจ una pratica solitaria, il Lettore ha una forte tendenza allโasocialitร , il solipsismo, la sostituzione della realtร con mondi immaginari, lโincapacitร di affrontare i lati pratici del quotidiano, la rinuncia alla partecipazione sono solo alcuni tra i tratti caratteristici…. insomma il #lettore รจ un soggetto da curare e riabilitare…
Il Lettore e la Lettura
๐Il soggetto soffre di una mania compulsiva che lo porta ad orientare tutti i suoi acquisti verso la carta stampata, vive immerso nel suo mondo fantastico di pagine inchiostrate, si circonda di libri come se fosse un aristocratico troppo sensibile per la crudezza del reale.
๐Il Lettore vive nella costante paura dellโevento che lo costringerร ad alzare gli occhi dal libro che sta leggendo e nellโistante in cui si compie questa orribile azione, la sua mente riscrive la realtร e la popola di personaggi ( sicuramente piรน interessanti) che ha appena incontrato tra le pagine del libro.
๐I LETTUROPATI trovano irresistibile anche la lettura degli ingredienti sulle scatole dei biscotti!
๐Del resto i grandi Lettori del passato non ci aiutano a confutare queste illazioni!
BORGES ha ideato la sua ( splendida ๐) Biblioteca di Babele per rappresentare lโUniverso; PETRARCA dialoga con gli antichi ( Cicerone รจ il suo piรน caro amico ) mentre giudica aspramente il suo tempo; MACHIAVELLI racconta che la sera si spoglia della veste quotidiana, si pulisce dal fango e indossa panni reali e curiali e cosรฌ bardato entra nelle antiche corti degli antichi uomini; DE MONTAIGNE ( ๐ฌ) si isola in una torre nella campagna di Bordeaux per poter leggere in santa pace!!!
โ๏ธ!!!NO!!!โ๏ธ
๐LEGGERE in realtร ร Tanto altro!!
ร la grande voglia di conoscere per COMUNICARE ( #gdladdicted ), รจ il PRINCIPIO DI OGNI CONVERSAZIONE, รจ allenamento allโEMPATIA, che ci permette di comprendere gli altri , รจ la Consapevolezza a non commettere gli errori del passato!!
Tutte le grandi opere di narrativa, per quanto cupa sia la realtร che descrivono, hanno in sรฉ il nocciolo della rivolta, l’affermazione della vita contro la sua stessa precarietร
๐Il Lettore propone una Risocializzazione, basata sulla Conoscenza, ingrediente fondamentale del RISPETTO .
โฃ๏ธโญ๏ธโฃ๏ธ๐Le conseguenze dellโatto del Leggere sono piรน che reali, sono tangibili ( basti pensare alle leggi sui diritti umani sostenute dagli illuministi ) e ne traggono beneficio tutti…. anche chi non legge๐
๐โฃ๏ธ๐โ Nessuno ha mai trovato consolazione nella conoscenza, ma tanti, nel corso dei secoli, hanno incontrato la determinazione e la passione, e ne hanno tratto forza per accettare la vita o il desiderio di cambiarla
Eccoci con lโappuntamento del Venerdรฌ interamente dedicato a Joyce e con l’Episodio piรน musicale dell’intero libro.
Joyce รจ un profondo conoscitore della musica e della sua struttura ritmica, tenore per diletto e per passione, frequenta teatri e concerti; in queste particolari pagine le parole seguono un pentagramma immaginario e i neologismi hanno un suono onomatopeico.
Bronzo accanto a oro udirono i ferrei zoccoli, acciai-sonanti.
Questo episodio si svolge nella Sala da Concerto dell’ Ormond Hotel di Dublino
Personaggi : Miss Kennedy e Miss Douce, le due (Sirene) bariste, Bloom, Simon Dedalus, il redattore sportivo per l’ippica Lenehan, l’avvocato Richie Goulding, Boylan, Padre Cowley, il pingue Ben Dollar, Mr Lidwell, un avvocato che corteggia Miss Douce, il commerciante di tรจ Tom Kernan ed altri personaggi minori.
Bloom decide di andare proprio in questo albergo a scrivere la lettera di risposta alla dattilografa Marta, dopo aver comprato la carta da lettere.
Tutto l’undicesimo episodio รจ intriso di ricordi, pensieri, rimpianti amorosi.
Le due sensuali sirene, bariste che intrattengono gli avventori del bar, ricordano a Leopold Bloom le sue donne.
Le sirene ammiccano e scherzano con ogni cliente, anche con Blazes Boylan e Lenehan, prima che il conquistatore scappi per il suo incontro segreto.
Boylan, che ha un appuntamento galante alle h16 proprio con Molly , moglie di Bloom, sarร il centro dei pensieri ed entrerร prepotentemente nel flusso di coscienza di Leopold, come una nota stridente e stonata.
Bloom sentรฌ un esile suono. Se n’รจ andato. Lieve singulto d’alito. Bloom sospirรฒ sui silenti fiori blu. Tintinnante. Andato. Tintinnio. Senti.
Ogni frase ricorda una cadenza musicale, si va dalla toccata e fuga , al minuetto; ogni citazione riguarda una canzone, tutte le allusioni hanno un sottofondo ritmato.
Per Bachelor’s tintinnava calessobalzante Blazes Boylan, scapolone, in pieno sole, in pieno calore, lucide terga di giumenta al trotto, con schiocco di frusta, su molleggianti gomme: abbandonato, caldoseduto, Boylante d’impazienza, ardentardito. Corna. Prudon le? Corna. Prudon le? Coccorna.
Un grandioso Pentagramma, tutto รจ fluido, osmotico, modulabile.
Nella sala c’รจ un pianista e si trovano ad invitare Simon Dedalus a cantare, mentre Padre Cowley e ben Dollar si divertono a spettegolare alle spalle di Leopold e di sua Moglie.
La romanza di Flotow e l’aria M’apparรฌ
Ach! so fromm, ach! so traut (M’apparรฌ tutt’amor) Lyonel
Martha รจ un’opera di gusto elegante e di stile francese. Flotow era francese nella sua formazione musicale, come lo erano sia le origini della trama sia la partitura di questo lavoro. La melodia tradizionale irlandese The Last Rose of Summer, inserita nel II atto, fu una geniale idea.
ร la Marta. Coincidenze. Sto proprio per scrivere. L’aria di Lionello. Bel nome che hai. Non posso scrivere. Accetta il mio piccolo reg. Toccare del cuore e quelle della borsa anche. ร una. Ti ho chiamato ragazzaccio. Perรฒ il nome: Marta. Che stranezza! Oggi.
L’amore romantico di Lyonel per Lady Harriett, ricorderร a Bloom il languore di una passione travolgente e corrisposta e saranno diverse le assonanze tra i due personaggi, tanto che Leopold si identificherร con il giovane Lionello.
Dopo Dedalus, Kernan convince Ben Dollar a cantare una canzone patriottica The Croppy boy
โCroppyโ รจ il soprannome dato ai ribelli irlandesi del 1798; significa โtaglio corto dei capelliโ perchรฉ, secondo George Denis Zimmerman (in โSongs of Irish Rebellion 1780-1900โ -1966 ) i ribelli volevano emulare gli antichi romani al tempo della Repubblica, cosรฌ come facevano i coevi rivoluzionari francesi.
Questo 11ยฐ Episodio รจ l’espressione piรน importante della correlazione tra la poetica di Joyce e la musica.
Joyce ricerca trasversalmente tutte le possibilitร sonore che la lingua gli concede e a ” reggere le fila della narrazione, in certi punti, non รจ piรน una grammatica delle parole ma una semantica dei suoni “ come sostiene Terrinoni in Introduzione agli episodi.
Bloom esce dall’Hotel Ormond per riuscire finalmente a concentrarsi sulla sua lettera amorosa e si dirige verso la Taverna di Kiernan…ma questo accadrร nel 12ยฐ Episodio ๐
Vi aspetto la prossima settimana con l’episodio piรน scorretto dell’intero libro… e ricordatevi…
Decimo Episodio dell’Ulisse di Joyce : ROCCE ERRANTI o Simplegadi
Eccoci con lโappuntamento interamente dedicato a Joyce
๐ Siamo arrivati al punto centrale del libro, allโEpisodio che disegna la mappa del percorso di lettura e ci indica la strada da percorrere ….
Cerchiamo di capire perchรจ Joyce abbia dedicato questo decimo episodio alle Simplegadi.
โฐLe Simplegadi sono, nella mitologia greca, un gruppo di isole, note anche come Isole Cianee, all’ingresso del Ponto Eusino. Si narrava che queste isole si scontrassero continuamente fra loro (da qui il nome), costituendo cosรฌ un pericolo per i marinai.
โฐ Il parallelismo tra la mitologia ed i nostri personaggi dellโUlisse di Joyce si puรฒ semplificare con lโazione in sรจ e con la sua metafora: lโERRARE per la cittร , il vagabondare del pensiero e dello spazio, il seguire un percorso apparentemente casuale e caotico, che in realtร svela una sua perfetta logica. .
Joyce, maestro dellโinganno, ci consegna un episodio diviso in 18 sottoparti ( stesso numero degli episodi di tutto il libro ) ed un epilogo corale.
Ogni spezzone รจ indipendente dallโaltro, ogni interludio rappresenta una parte della mappa, tutti si incrociano, ma si sfiorano senza toccarsi…
Ma dove siamo rimasti?
Sono le h 15 di una splendida giornata , precisamente il giovedรฌ 16 Giugno 1904.
.๐จ๐ฎ Percorriamo le strade di Dublino assieme ad una cinquantina di personaggi. .
Lo stile รจ lineare, fluido, si riescono a distinguere i vari momenti di sincronizzazione tra i personaggi… tutto รจ liquido come il fiume Liffey… tutto scorre senza barriere, tutto รจ istinto intellettivo, come libere sinapsi .
Con il padre gesuita Conmee percorriamo a piedi ed in tram un tratto della Dublino da assaporare e con lโarrogante vicerรฉ, governatore dโIrlanda, le strade si affrontano in vettura, per osservare con il giusto distacco la quotidianitร dei sudditi. โโ
Incrociamo le sorelle di Stephen Dedalus, che ritornano dal banco dei pegni a mani vuote.
โ
Incontriamo Stephen che parla con il suo ex insegnante di italiano Almidano Artifoni. โฃ๏ธAlle 15 e 15 incominciamo a seguire Boylan che si reca al suo appuntamento galante con Molly.
Vediamo Bloom che si attarda oziosamente a passare in rivista i libri della biblioteca circolante, soffermandosi sul Capolavoro di Aristotele ed I racconti del ghetto .
OGNI PICCOLA PARTE COMPONE UN PEZZO DEL PUZZLE
La strada, i palazzi, le botteghe sono importanti tanto quanto le
persone che le percorrono, ogni piccolo elemento di questa scena corale รจ
lo specchio del Romanzo.
.
Questo Episodio si vive, si guarda, si respira con i polmoni del Popolo irlandese .
Vi aspetto la prossima settimana con la musica di Joyce ๐
Nono Episodio dell’Ulisse di Joyce: Scilla e Cariddi
Buon giorno Readers !!
Eccoci di nuovo in compagnia di Stephen Dedalus, in un Nono Episodio spumeggiante, all’insegna del dialogo, del dibattito e del confronto, ambientato nell’illustre luogo del sapere irlandese: la National Library of Ireland.
Sono le H 14
Sia Bloom che Stephen sono diretti alla Biblioteca Nazionale d’Irlanda, dove si dipana tutto l’episodio
Personaggi: Stephen Dedalus, Leopold Bloom, il bibliotecario Thomas Lyster capo quacchero, un letterato di nome W.C.Magee noto con lo pseudonimo di John Eglinton, un altro bibliotecario di nome Mr Richard Best ( il cui cognome favorirร un gioco di parole che allude al second best bed di Shakespeare ), il poeta George Russel, noto come A.E., infine appare Malachi Mulligan.
Scilla e Cariddi
Due enormi mostri marini erano agli opposti dello Stretto di Messina e Odisseo doveva scegliere se cadere nel vortice di Cariddi oppure sfidare le voraci teste di Scilla.
Nel titolo di questo Nono Episodio si puรฒ intravedere il Tema centrale che si focalizzerร sull’ Opposto, la Scelta, il Contrappunto.
Queste sono le pagine che in assoluto ho sottolineato di piรน!
Ho evidenziato pensieri, ho provato ammirazione per tutte le opere citate e quelle intuite, mi sono stupita ed ho provato una profonda gratitudine per ciรฒ che considero un Capolavoro Letterario.
La retorica
Un’arte raffinata, un’espressione del talento intellettivo dell’oratore, che mette in campo tutta la sua Cultura per difendere la sua tesi.
– Tutte queste questioni sono puramente accademiche, oracoleggiรฒ Russell dalla sua ombra. Voglio dire se Amleto sia Shakespeare o Giacomo I o Essex. Discussioni di reverendi sulla storicitร di Gesรน. L’arte deve rivelarci idee, essenze spirituali senza forma. La domanda suprema circa un’opera d’arte รจ da quali profonditร spirituali essa scaturisca.
Stephen Dedalus discute con fervore ed entusiasmo il problema della paternitร .
Le argomentazioni di Stephena a difesa della sua tesi, secondo la quale Shakespeare nell’opera si identifica con il defunto re di Danimarca padre di Amleto e non con quest’ultimo, sono condotte attraverso richiami letterari che dimostrano una conoscenza approfondita delle opere shakespeariane.
I letterati presenti in Biblioteca non condividono la stessa idea di Stephen Dedalus, scatenando cosรฌ un fervido dibattito oratorio, declinato in tutte le forme della retorica conosciuta.
L’avvelenamento e la bestia con due dorsi che ne fu la causa, lo spettro del re Amleto certo non poteva conoscerli se non fosse stato dotato di conoscenza dal suo creatore.
Stephen
Was du verlachst wirst du noch dienen
Ciรฒ che deridi oggi, un giorno ne sarai servo.
Citazione di un proverbio tedesco, particolarmente appropriato nel dibattito che ha luogo nella biblioteca.
Profondamente internazionale, Joyce intervalla la narrazione con frasi e citazioni prese in prestito dalla storia letteraria di altri Paesi.
Frasi belle
Questo libro รจ costellato da frasi la cui valenza emotiva e filosofica รจ pregnante e lascia un solco nel cammino della lettura.
Ogni vita รจ una moltitudine di giorni un giorno dopo l’altro. Noi camminiamo attraverso noi stessi, incontrando ladroni, spettri, giganti, vecchi, giovani, mogli, vedove, fratelli, adulterini. Ma sempre incontrando noi stessi.
Semplicemente sublime
Stephen Dedalus e la Paternitร
– Un padre, disse Stephen, lottando contro lo scoramento, รจ un male necessario.
Stephen nel Nono episodio dell’Ulisse
La paternitร in quanto generazione cosciente, รจ sconosciuta all’uomo. ร uno stato mistico, una successione apostolica, dall’unico generatore all’unico generato. Su quel mistero e non sulla madonna che lo scaltro intelletto italiano ha gettato in pasto alle genti d’Europa รจ fondata la Chiesa e fondata irremovibilmente in quanto รจ fondata, come il mondo, macro e microcosmo, sul vuoto.
stephen e l’idea di padre
La paternitร รจ una finzione legale.
Le ossessioni di Stephen, i rimorsi di coscienza nei confronti della madre morta, i fantasmi del passato che gli ricordano un difficile rapporto con il padre, tutto si confonde con gli spettri delle opere di Shakespeare, per creare quel fantastico stordimento intellettuale, che incanta e seduce.
Per ricordarci cinicamente che…
ร un’era di esausto puttanesimo che brancola verso il suo Dio
Stephen Dedalus
Con questo Nono Episodio siamo arrivati al giro di Boa, esattamente a metร Magnum Opus, non solo letterariamente, ma anche nella sua accezione alchemica, come itinerario di trasformazione della materia prima grezza, in pietra filosofale.
Eccoci al nostro appuntamento con Joyce e tutti i suoi succulenti enigmi. Dopo aver fatto colazione, prima con Stephen Dedalus nella Torre Martello, poi con Leopold Bloom ad Eccles Street, vediamo i nostri protagonisti incamminarsi per le loro normalissime esistenze, incrociando lo sguardo sulla stessa nuvola di passaggio…
Per queste strade si incroceranno, inconsapevolmente, piรน volte.
Il nostro viaggio con l’Ulisse di Joyce ci porta a leggere pagine tristi, dense di speranze sfumate, di vite mai vissute.
L’Episodio รจ dedicato all’Ade di Omero, ma il confronto con il nostro Ulisse รจ sconfortante. Odisseo conoscerร nell’Ade il suo destino e quello dei suoi compagni, mentre per Bloom la discesa nel Regno dei morti รจ l’ennesima riprova della sua limitatezza.
Leopold Bloom ricorda con dolore la perdita del padre e del figlio Rudy
In queste pagine la morte riveste ogni spiraglio di realtร , dai ricordi, ai palazzi decadenti, ai discorsi su persone ed eventi luttuosi… tutto รจ frustrazione, dolore, perdita; al centro di questo mondo paralizzato, vi รจ Leopold Bloom e la sua inadeguatezza, che lo porterร a dissolvere i suoi contorni con la spettralitร del suo isolamento.
Sesto episodio: cominciamo dall’inizio.
H 11 del mattino
A partire dalla casa di Dignam in Newbridge Avenue 9 a Sandymount, fino al cimitero di Glasnevin
Protagonisti: Leopold Bloom, Martin Cunningham, un brav’uomo cortese e raffinato, Mr Power e Simon Dedalus, padre di Stephen; tutti amici di Paddy Dignam, morto presumibilmente per un eccessiva dose di alcool; riuniti nella stessa carrozza del corteo funebre. Intorno a questo episodio ruotano altri personaggi secondari, come Joe Hynes il cronista.
Lo stile narrativo di questo episodio รจ fluido e scorrevole. La terminologia religiosa รจ declinata con un un registro farsesco. I dialoghi ed il monologo interiore di Bloom si alternano con una cadenza armoniosa.
Mr Bloom spostรฒ lo sguardo dai suoi baffi iracondi al volto mite di Mr Power e agli occhi e alla barba, col suo grave tremito, di Mr Cunningham. Uomo caparbio rumoroso. Pieno di suo figlio. Ha ragione. Qualcosa da lasciare in retaggio. Se il piccolo Rudy fosse vissuto. Vederlo crescere. Sentire la voce in casa. A passeggio accanto a Molly con la divisa di Eton. Mio figlio.
Questi i pensieri che tormentano Leopold Bloom durante il viaggio verso cimitero.
Il rapporto padre/figlio investe una parte importante nel sottomondo psicologico di Bloom. Il figlio รจ morto prematuramente a 11 giorni dalla nascita ed il padre รจ morto suicida con una dose di veleno.
La percezione che Leopold abbia bisogno di trasferire l’amore paterno su Stephen Dedalus diverrร sempre piรน prepotente nel prosieguo della giornata.
Tra battute poco eleganti e i commenti riguardanti fatti di cronaca dublinese, il gruppetto di amici palesa una forte inclinazione antisemita che acuirร il senso di inferioritร che assilla Bloom e ci delinea un prototipo di Antieroe per eccellenza, simbolo di ogni decadenza.
- Affogare Barabba! urlรฒ Mr Dedalus. Cristo volesse che ci fosse riuscito!
Simon Dedalus schernisce con cattiveria Reuben J.Dodd, usuraio ebreo, il cui figlio รจ quasi morto annegato. Bloom cerca di arginare le offese razziali, intervenendo nel racconto, ma viene messo a tacere.
Giudizi e pregiudizi
– Ma peggio di tutti, disse Mr Power, รจ chi si toglie la vita.
Martin Cunningham tirรฒ fuori di scatto l’orologio, tossรฌ e lo rimise a posto.
– La vergogna piรน grande che ci possa essere in una famiglia, aggiunse Mr Power.
– Pazzia momentanea, naturalmente, disse decisamente Mr Cunningham. Dobbiamo vedere la cosa con un po’ piรน di comprensione.
– Si dice che chi lo fa รจ un vigliacco, disse Mr Dedalus.
– Non sta a noi giudicare, disse Martin Cunningham.
Mr Bloom, in procinto di parlare, richiuse la bocca. I grandi occhi di Martin Cunningham. Ora guarda altrove. Persona umana e comprensiva. Intelligente. Assomiglia a Shakespeare di viso. Sempre una buona parola. Non perdonano qui nรฉ il suicidio nรฉ l’infanticidio. Rifiutano la sepoltura cristiana. Si usava infilargli un palo di legno nel cuore dentro la fossa. Come se non fosse giร spezzato
Questo corrosivo scambio di battute mette in luce la totale diversitร di Leopold Bloom rispetto ai presenti.
Ebreo di nascita, battezzato in seno alla Chiesa protestante ed infine divenuto cattolico solo per poter sposare Marion Tweedy.
Il padre morto suicida, sarร per Bloom fonte di vergogna ed origine di un baratro che la morte del figlio renderร piรน profondo. Outsider per destino, fantasma di una umanitร laica, gentile e compassionevole.
Il suo Giudaismo latente e il suo finto cattolicesimo, lo marchia e lo esilia. Esule, come lo stesso Joyce a Trieste, in una Societร di conformisti.
Interessante l’allusione a Shakespeare e alla sua Ofelia, simbolo di un amore devoto e folle; morta suicida per annegamento … che ricorda il figlio di J. Dodd e il padre di Bloom.
Un Mistero mai svelato…
Ma chi รจ quello spilungone laggiรน col macintosh? Chi รจ vorrei sapere? Pagherei qualche cosa per sapere chi รจ. Spunta fuori sempre qualcuno che non ti sognavi neanche. Uno potrebbe vivere nel suo buco solo tutta la vita.
L’uomo con il macintosh si affaccerร tra le pieghe di questa giornata, altre 11 volte, tutte in contesti differenti, lasciando dietro pochi piccoli indizi per decifrarne l’identitร .
Sono molteplici le affermazioni che vedono in questa figura misteriosa l’alterego di Joyce – come sostieneNabokov – ma sono intriganti anche le supposizioni che vedono in questa figura indecifrabile la rappresentazione dell’ignoto, dell’inconscio; argomento caro a Joyce ed al massone ed alchimista Bloom.
A voi la parola e alle conclusioni che trarrete a fine lettura…
Per oggi le briciole si sono moltiplicate e gli enigmi divenuti meno fumosi…
Vi aspetto Venerdรฌ prossimo con un divertentissimo 7ยฐ episodio, che vedrร Bloom alle prese con il linguaggio giornalistico e tutte le sue declinazioni.
Il viaggio con il nostro Ulisse continua con l’episodio dedicato ai Lotofagi, che vede Leopold Bloom passeggiare per le strade della cittร di Dublino, perso nei suoi pensieri.
H 10 del mattino
Per le strade a sud di Liffey, passando per il negozio Oriental Tea Company, l’ufficio postale e la farmacia Sweny di Piazza Lincoln
Protagonisti: Leopold Bloom, M’Coy un conoscente la cui moglie canta, come Molly e Bantam Lyons che scommetterร sul cavallo inconsapevolmente suggerito da Bloom
Lo stile narrativo di questo episodio segue il flusso di pensieri di Bloom, che mescola immagini reali e sensazioni, ponendole sullo stesso piano.
Lotofagi: chi sono?
I Lotofagi ( letteralmente mangiatori di loto ) sono un popolo mitologico presente nell’Odissea.
Questo popolo accolse Odisseo ed i suoi compagni dando loro da mangiare il frutto del loto, che aveva la proprietร di far perdere la memoria e di trascinarli nell’oblio.
L’oblio, la pigra sensualitร , la perdita della rude consapevolezza, sono i temi dominanti di questo episodio, che intravediamo tra le pieghe delle parole.
Il fascino dell’Oriente
L’Estremo Oriente. Bel posticino deve essere: giardino del mondo, grandi foglie pigre da galleggiarci sopra, cactus, prati fioriti, liane serpentine le chiamano. Chi sa se รจ proprio cosรฌ. Quei singalesi che oziano al sole, in dolce far niente. Non alzano un dito tutto il giorno. Dormono sei mesi su dodici. Troppo caldo per arrabbiarsi. Influsso del clima. Letargo. Fiori dell’ozio.
Leopold Bloom
Questo piccolo estratto ci porta nei meandri della mente di Bloom, ponendo lo sguardo sulla sottile sensualitร che sarร presente per tutto il tempo narrativo.
L’attenzione del nostro protagonista riesce a catturare piccoli momenti di dolcezza erotica. Basta il profumo di una miscela di Thรจ orientale, una calza intravista, il tocco di una lettera tanto attesa e la fantasia trova uno spazio tutto suo.
Guarda! Guarda! Barbaglio di seta ricche calze bianche. Guarda!
Un pesante tranvai scampanellando si frappose.
Perduta.
Leopold Bloom 5ยฐ episodio
๐จ La lettera di Martha
Leopold Bloom si reca nell’ufficio postale e ritira la lettera intestata a Henry Flower.
Scopriamo cosรฌ che il nostro Leopold ( Bloom = Flower ) intrattiene una corrispondenza segreta con una certa signorina Martha, donna dai pensieri semplici e dalla penna sgrammaticata.
Divertente sarร l’approccio goffo ed impacciato che Leopold Bloom avrร nel leggere la lettera, ulteriore esempio di sentimenti repressi ed avviliti.
Durante le varie commissioni, Bloom incontra M’Coy, personaggio che incontreremo anche piรน in lร nella narrazione e con cui parlerร della moglie Molly e della tournรฉe che le รจ stata proposta e del funerale di Dignam che si terrร alle H.11.
Il piano temporale, nella lettura dell’Ulisse di Joyce, รจ spesso subordinato ai ricordi di un passato vivido e penetrante.
Il presente, con il suo pigro incedere, si mescola con un passato ricco di perdite importanti per i protagonisti.
La malattia fatale della madre di Stephen, il suicidio del padre di Bloom e la morte del figlioletto Rudy, si intrecciano con il funerale dell’amico Dignam, creando un dialogo osmotico tra vivi e morti.
Leopold Bloom in chiesa
Mentre scorrono piccoliframe intellettivi, i passi di Leopold Bloom ci portano nella Chiesa di Ognissanti ed il flusso di coscienza, acutamente sarcastico, ci dona la visione religiosa di Bloom.
Il prete passava davanti a loro, mormorando, tenendo il coso in mano. Si fermava davanti a ognuna, tirava fuori un’ostia, ne scuoteva una goccia o due ( le tengono nell’acqua? ) e gliela metteva per benino in bocca. Cappello e testa sprofondavano. Poi la successiva: una vecchietta.Il prete si curvรฒ per mettergliela in bocca, seguitando a borbottare. Latino. La successiva. Chiudi gli occhi e apri la bocca. Cosa? Corpus. Corpo. Cadavere. Buona idea il latino. Per prima cosa l’imbambola.
[…] C’รจ dietro una grande trovata, il sentimento che il regno di Dio รจ dentro di voi. Prime comunioni. Abracadabra un soldino al pezzo.
Leopold Bloom e la chiesa cattolica
I freddi rituali e le inconguenze delle pratiche religiose trovano in Bloom un asettico interpretatore.
Ebreo di nascita, ma non osservante, cresciuto in un ambiente cattolico, ma non praticante, con una gentile mentalitร laica.
Trasversale quanto basta per porsi al di sopra delle parti e farci sorridere delle sue mille ironiche osservazioni.
Devono essere gente con la testa sulle spalle quei signori di Roma: dirigono tutto lo spettacolo. E non rastrellano anche i quattrini?
Profumo di limone
Uscendo dalla chiesa Leopold Bloom si reca in Farmacia – Il farmacista voltรฒ una pagina dopo l’altra. Odore di sabbia e di seccume sembra che abbia…. Ricerca della pietra filosofale. Gli alchimisti – per ordinare la lozione per la moglie e comprare quella saponetta al limone che porterร con sรจ per tutto il giorno.
Il profumo di agrumi, le visioni di un Oriente misterioso, lascivo, l’eco del significato dei fiori, attinente al cognome di Leopold, l’oblio avvolgente del fiore di loto e la lettera adultera; tutto l’ordito di questa trama, cosรฌ ben calibrata, ci porta ad immergerci nella tinozza del bagno con Poldy ed a spogliarci di una realtร troppo concreta ed avvilente.
La danza dei malintesi
Giornale sotto l’ascella e sapone dalla fresca fascetta nella sinistra, Leopold Bloom incontra Bantam Lyons e il dialogo che ne consegue รจ carico di spassosi equivoci.
Il 16 Giugno del 1904 si svolgerร la corsa dei cavalli nella Ascot Gold Cup. Il lettore non puรฒ sapere il tranello che Joyce piazzerร proprio all’interno di questo dialogo, a meno che non sia un fanatico di corse storiche di cavalli o abbia in mano il testo originale.
L’inganno risiede nei nomi dei Cavalli in gara.
Maximum II : francese e vincitore dell’anno precedente
Zinfandel I : il favorito
Sceptre : prescelto dal redattore sportivo Lenehan
Throwaway : un outsider
Sapendo che il termine throwaway in inglese significa Buttalovia, riusciamo a comprendere l’equivoco e l’inconsapevole soffiata che Bloom, ignaro di tutto ciรฒ, farร a Bantam Lyons.
Alla fine di questo episodio troviamo Bloom immerso in un agrumato bagno ristoratore, pronto, poi, per andare al funerale di Dignam.
Queste briciole di curiositร vi aiuteranno a comprendere un po’ meglio
le vicende che seguiranno, rendendo piรน divertente questo nostro viaggio
insieme a Joyce.
#divertirsiconJoyce si puรฒ
Vi aspetto la prossima settimana con il Sesto Episodio!
Terzo Episodio dell’Ulisse – Stephen Dedalus ed il Flusso di Coscienza
Buongiorno Readers!
Eccoci al primo vero monologo interiore, alstream of consciousness, consistente nella libera rappresentazione dei pensieri di una persona cosรฌ come compaiono nella mente, prima di essere riorganizzati logicamente in frasi.
In compagnia dei Pensieri solipsistici di Stephen Dedalus e del suo intricato Labirinto mentale, attraversiamo la Spiaggia di Sandymount, la spiaggia piรน larga di Dublino.
Ineluttabile modalitร del visibile: almeno questo se non altro, il pensiero attraverso gli occhi. Sono qui per leggere le segnature di tutte le cose, uova di pesce e marame, la marea avanzante, quella scarpa rugginosa
incipit terzo episodio
Stephen Dedalus andando verso la cittร , passa dalla spiaggia e camminando medita…
Su ciรฒ che non si puรฒ evitare, sulla forma, opposta alla sostanza.
La morte della madre, la ricerca del padre, la miseria morale e materiale dell’Irlanda, l’artista ribelle sono i temi piรน riconoscibili, con un sottofondo ermetico riconducibile ad una ricerca di dialogo personale con Dio.
Stile e Linguaggio
Mentre l’anarchia sintattica dei suoi pensieri mira a depistare il Lettore, gli strati di ricordi e le associazioni mentali, coscienti e subcoscienti, portano a galla tutta la poetica di Joyce.
Il crollo delle strutture narrative tradizionali porta Joyce a ricercare un linguaggio nuovo, sofisticato, come richiede la mente poliedrica di un artista come Stephen Dedalus.
Le parole devono trasmettere immagini, sensazioni, come lampi neurologici e questo si realizza attraverso frasi brevi e discontinue, cambi di scenari temporali e spaziali, un lessico colorato e multilingue.
Il monologo di Stephen Dedalus stravolge la normale percezione di lettura.
Il confine tra realtร e fantasia si annulla e crea quel sottile straniamento che incanta il lettore; non nascondo che la tecnica narrativa risulta ostica al primo impatto, poi, lasciandosi trasportare dal flusso di visioni, piรน o meno percepite, la corrente vi trascinerร !
Chi รจ Proteo?
Getto da me quest’ombra finita, ineluttabile umana forma, la richiamo a me. Infinita, sarebbe mia, forma della mia forma? Chi mi vede qui? Chi mai dovechessia leggerร queste parole scritte? Segni in campo bianco.
nella mente di Stephen Dedalus
Proteo รจ una divinitร greca, figlio di Oceano e Teti, con il dono di saper vedere nel futuro e di poter mutare aspetto e forma in ogni momento. Questo mimetismo viene sfruttato da Proteo ogni qualvolta riceve da qualcuno la richiesta di prevedere ciรฒ che dove ancora accadere. Proteo non accettava questo suo talento. Nel quarto libro dell’Odissea di Omero, Menelao narra a Telemaco di come egli sia riuscito con la forza, a farsi predire gli eventi futuri dal Dio Proteo.
Stephen Dedalus si interroga sulla mutevolezza della forma attraverso la Vista, ricordando la concezione Pansofistica del mistico tedesco Jakob Bรถhme (1575-1624) e l’empirismo aristotelico.
Dietro la figura di Proteo si mimetizza Joyce stesso; Stephen Dedalus rappresenta quella fase esistenziale che vede l’Autore nella sua giovane ribellione artistica. La sua Opera Ritratto dell’artista da giovane ci introduce la figura di Stephen, alter-ego dello stesso scrittore.
La storia Irlandese
Tra le righe del monologo interiore del nostro moderno Telemaco, si trova una riflessione importante sulla storia irlandese.
Viene ricordato Kevin Egan, pseudonimo di Joseph Casey, un ribelle irlandese espatriato e definito โanitra selvaticaโ, soprannome dato a tutti gli esuli politici irlandesi.
Guardando il Forte Pigeon House, Stephen rivive la prigionia di J. Stephens che, secondo la leggenda, riuscรฌ ad evadere travestito da donna.
Joyce auspica l’emancipazione dell’Irlanda dal dominio inglese e riesce nell’impresa di produrre il primo Poema epico della sua Nazione.
Voi trovate oscure le mie parole. L’oscuritร รจ nelle nostre anime, non vi pare?
stephen Dedalus
Vi lascio con un mio personalissimo pensiero…
Leggendo questo episodio si rischia di sentirsi mortificati dai molteplici richiami filosofici, storici, letterari, teologici…
Non lasciatevi schiacciare dalla mole di note e noticine che vi servirebbero per capire tutto! Respirate ed immergetevi nella mente di Stephen, senza se e senza ma, solo cosรฌ potrete divertirvi!
Qui trovate qualche briciola per continuare il cammino …
Eccoci al secondo appuntamento con l’Ulisse di Joyce.
” Parlami,o Musa, dell’uomo versatile e scaltro che andรฒ vagando tanto a lungo, dopo che ebbe distrutto la sacra roccaforte di Troia. Egli vide le cittร di molti uomini e ne conobbe i costumi: soffrรฌ molte traversie in mare cercando di salvar la sua vita e il ritorno dei compagni. Ma neppure cosรฌ i compagni li salvรฒ, sebbene lo desiderasse e lo volesse. Morirono per le loro colpe e follie, quegli insensati: chรฉ mangiavano i buoi del sole Iperione. E il dio gli tolse il ritorno”. ~~~~~~ ~~ ~~
INCIPIT ~Odissea di Omero
Il ritorno รจ il tema centrale dell’Ulysses
I nostri personaggi si vivono, si intrecciano, si studiano, mentre la loro giornata trascorre in previsione del Ritorno.
Il Ritorno รจ il Leitmotiv di tutta l’opera. Ritorno dal passato, che anima i pensieri dei nostri personaggi; ritorno al presente, a sรจ stessi, alla contingenza; ritorno a Casa, luogo pregno di tutti gli intrecci che i protagonisti, assieme alla moltitudine di posti, persone, discorsi, pensieri che hanno animato la giornata, sono diretti.
Dublino, statica e decadente funge da teatro e qui i nostri eroi moderni incastrano pensieri passati con presente e futuro, in un dialogo continuo con la Storia, la Religione e la Filosofia. Leopold Bloom รจ il nostro Odisseo che con incertezza e gentilezza mostra la fragilitร dell’epoca moderna.
Struttura dell’Opera
La struttura di questa Opera la suggerisce Joyce inviando a Carlo Linati uno schema che fungesse da chiave interpretativa alla ” enorme mole e alla piรน che enorme complessitร del suo romanzo mostruoso”.
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3 PROTAGONISTI โก๏ธLeopold ~ Stephen~~Molly
3 SEZIONI โก๏ธ I ~ II ~ III
SEZIONE I โก๏ธ 3 EPISODI ~ Protagonista Stephen .
Telemaco ~ Nestore ~ Proteo
SEZIONE II โก๏ธ 12 EPISODI ~ Protagonista Leopold Bloom .
Calipso, Lotofagi, Ade, Eolo, Lestrigoni, Scilla e Cariddi, Rocce erranti, Sirene, Ciclopi, Nausicaa, Armenti del sole, Circe.
SEZIONE III โก๏ธ 3 EPISODI Protagonista Molly.
Eumeo, Itaca, Penelope.
Da notare l’ossessione di Joyce per il numero TRE e per tutti i significati esoterici dei numeri che si susseguono nella mente matematica e massone di Leopold Bloom. Ogni numero ha un proprio significato ed il significato cabalistico ci dona un’ulteriore prospettiva, nella visione giร enigmatica di questo Capolavoro.
Tre Persone comuni alle prese con le vicende quotidiane, prototipi dell’Umanitร alla ricerca del senso della vita e della morte, in un fiume di pensieri ed emozioni; la perfetta rappresentazione teatrale dell’Uomo.
2ยบ EPISODIO della prima sezione.
H 9/10 del mattino.
Protagonista Stephen Dedalus e Mr. Deasy, Preside della scuola, scozzese, nazionalista, filobritannico e antisemita.
Scuola di Dalkey Avenue _ Localitร sul mare, presso Summerfield.
Stephen insegna Storia, che per lui rappresenta un incubo dal quale vorrebbe svegliarsi.
Mentre in classe le vicende si susseguono, noi lettori abbiamo la possibilitร di guardare tutto dal punto di vista delle associazioni mentali di Stephen; il flusso di coscienza, il percorso mentale che segue il nostro protagonista al di lร delle contingenze.
” – Pirro, professore? Pireo, un molo. Tutti risero. Alta inamena malevola risata. Armstrong volse lo sguardo ai compagni, profilo di una stolida gaiezza. Tra un momento rideranno piรน forte, consci della mia scarsa autoritร e delle rette che i loro babbi pagano”.
Stephen dedalus in classe
Troviamo poi Stephen che riscuote il suo stipendio nello studio di Mr Deasy.
๐จ Il preside chiederร a Stephen un favore che sarร causa di futuri accadimenti:
“– A proposito, disse Mr Deasy. Lei puรฒ farmi un favore, Mr Dedalus, con qualcuno dei suoi amici letterati. Ho qui una lettera per la stampa…..[…]”
Questa lettera, che parla dell’afta epizootica del bestiame, s’intreccia con la corsa di cavalli e con il giornale dove lavora Leopold Bloom come pubblicista.
L’antisemitismo delle comparse dell’Ulisse
๐ Il dialogo che segue รจ sicuramente quello che stupisce per intolleranza e parzialitร
– Mi stia bene a sentire Mr Dedalus, disse. L’Inghilterra รจ nelle mani degli ebrei. In tutte le posizioni piรน in vista: la finanza, la stampa. Ed essi sono il sintomo della decadenza di una nazione. Ovunque si radunino divorano la forza vitale della nazione. L’ho visto venire in questi anni. Come รจ vero che noi stiamo qua i mercanti ebrei sono giร intenti alla loro opera di distruzione. La vecchia Inghilterra sta morendo”.
Mr Deasy
In queste parole, nel secondo episodio, c’รจ tutta la marea bigotta e antisemita che investirร Leopold Bloom. Per tutta la giornata il nostro protagonista si troverร ad affrontare allusioni, piรน o meno palesi, sulle sue origini ebraiche intente a mortificare la dignitร di Bloom…..come ne uscirร ??
Una risposta stupenda e tra le piรน rimarchevoli di Stephen Dedalus chiuderร la bocca all’antisemitismo borghese di Mr Deasy:
” – Un mercante, disse Stephen, รจ uno che compra a poco e rivende a molto, ebreo o gentile che sia, no?”.
Storia Religione Filosofia
Tra queste pagine del Secondo Episodio troviamo la frase piรน citata di Joyce, pronunciata da Stephen Dedalus mentre dialogava con il Preside della scuola, prototipo del bigotto filisteo razzista:
– Le vie del creatore non sono le nostre vie, disse Mr Deasy. Tutta la storia si muove verso un’unica grande meta, la manifestazione di Dio. Stephen accennรฒ col pollice alla finestra dicendo : -โ quello รจ Dio. Urrร ! Ahi! Fiuuuu! โ Che cosa? Chiese Mr Deasy. โ Un urlo per la strada, rispose Stephen, alzando le spalle”.
stephen e mr deasy nel secondo episodio della primasezione dell’ulisse
Queste briciole di curiositร vi aiuteranno a comprendere un po’ meglio le vicende che seguiranno, rendendo piรน divertente questo nostro viaggio insieme a Joyce.
Per chi vuole ripercorrere il primo episodio lo trova Qui
#divertirsi con Joyce si puรฒ
Vi aspetto Venerdรฌ prossimo per continuare il cammino