Ho sempre provato a scrivere un cunto guardandomi attorno e oggi invece so che, a volte, Ú necessario volgere lo sguardo indietro per dare un senso al presente
Nannina di Stefania Spanò
Nannina di Stefania Spanò Ú un bellissimo romanzo d’esordio che vuole testimoniare la potenza delle storie e di chi ha il dono di saperle raccontarle.
Forse Ú nell’eterna attesa di un ritorno che si cela la vera natura del rimpianto.
Tutti i colori tranne uno – luca Ammirati
Luca Ammirati, scrittore ligure di nascita e di cuore, mescola i profumi e i colori dei suoi ricordi per consegnarci un romanzo –Tutti i colori tranne uno – che risuona di struggente e romantica Sehnsucht.
â I casi più difficili sono sempre quelli più banali.
La risposta Ú lì, dove meno te lâaspetti, celata sotto una coltre di banalità â
la libreria dei gatti neri di Piergiorgio Pulixi
Piergiorgio Pulixi, scrittore sardo, autore di molti gialli e noir intensi che hanno collezionato vari premi letterari e critiche entusiaste da parte dei lettori, cambia pelle e ci presenta un giallo ironico, umano, leggero.
Non so se molte persone si rendano conto di quanto in una storia vi sia effettivamente molto di più di quello che c’Ú scritto – di quante parti di essa vengano taciute – di quanto sia accaduto molto di più di quel che si trova nel libro che si tiene in mano e si legge con assiduitÃ
Una piccola principessa di Frances H. Burnett
Una piccola principessa non Ú solo un libro per l’infanzia, ma Ú stato scritto per chi sarebbe stato in grado di seguire il sottopunto e vedere oltre le piccole tracce d’inchiostro.
â Tra le righe di ogni storia c’Ú un’altra storia, ed Ú quella che non viene mai ascoltata e può solo essere immaginata da coloro che sono bravi a immaginare.â
La Heidi stava così bene, come non lo era mai stata prima. Beveva la luce dorata, l’aria fresca, il delicato profumo dei fiori e non desiderava altro che starsene così, in contemplazione
Heidi
Titolo: Heidi – Gli anni della formazione e della peregrinazione
Heidi, quella meravigliosa bambina dai corti capelli neri e i piedi felicemente scalzi, ha intrattenuto generazioni di bambini, che tra lacrime e risate aspettavano con ansia l’appuntamento quotidiano con il cartone animato disegnato da Hayao Miyazaki.
Johanna Spyri, nome che molti di voi sentiranno per la prima volta, ha inventato questo fantastico personaggio nel 1879 e mai avrebbe immaginato che il suo romanzo – ” per bambini e per coloro hanno a cuore i bambini “– sarebbe stato il libro più letto e tradotto al mondo!
Questa casa, costruita con la carta – minuscoli frammenti di cartone pressati insieme per creare qualcosa di abbastanza forte da resistere al tempo e ai difficili inverni solitari – e che minaccia sempre di cadere in rovina, ma che si regge ancora in piedi, un anno dopo l’altro quando torniamo. Questa casa, questo luogo, conosce tutti i miei segreti. Anch’io sono nelle sue ossa.
Il palazzo di carta di Miranda Cowley Heller – L’esordio che ha stupito tutto il mondo. La nuova voce del grande «romanzo americano» per mesi in testa alle classifiche americane e inglesi.
Questo recita la fascetta del libro e le mie sinapsi concordano.
Questioni di sangue Ú un racconto ricco di pathos familiare, di folclore e dolore. Un racconto dicotomico che pone il bene ed il male ai lati opposti di una strada solcata da lacrime e sangue, mani giunte e sguardi distanti.
l'uno l'immagine speculare dell'altro, quasi banali nel loro essere il bianco e il nero, il bene e il male.
Affresco verace di una Napoli che risuona di voci, rabbia e profuma di cucina partenopea.
Era piccola e pallida e miseramente vestita; talvolta rabbrividiva nel suo sottile giubbetto; pure una regina avrebbe ceduto volentieri una corona per le sue visioni – i suoi sogni meravigliosi
Pura, brillante, ostinata la voce di Emily Ú un inno alla fantasia e alla caparbietà nel perseguire i propri sogni.
Emily di Luna Nuova Ú l’eroina fortemente voluta da Lucy M. Montgomery, completamente diversa dalla sua più famosa Anne di Tetti Verdi, ma Personaggio il cui percorso di formazione e aspirazione artistica, ripercorresse il vissuto della scrittrice.
Avevo riposto la storia nel sottosuolo della memoria per molto tempo, come una macchia sulla pelle della schiena. Sai di averla e riesci a conviverci per anni arrivando quasi a dimenticatene per lunghi momenti, fin quando, dopo la doccia, il riflesso improvviso sullo specchio del bagno te ne restituisce la fulminea e innegabile presenza e tu ricordi che c’Ú sempre stata ed Ú parte di ciò che sei ancora adesso.
Catania, microcosmo esotico e totalizzante, Cinzia dodici anni da mettere in pausa, il tempo di raccogliere macerie e briciole e Zucca che era come il quartiere, la malattia e la cura tutto insieme. Da lui proveniva il mio malessere, da lui si generavano i miei guai e solo lui aveva lâantidoto per curare il veleno che mi circolava nelle vene.