Il duello non Ú uno strumento di vendetta, bensì un mezzo di riconciliazione
Ute Frevert
Gli onorevoli duellanti Ú una brillante indagine storica, dal piccante gusto romanzesco, raccontata con sagace ironia dalla penna di Giorgio Dell’Arti.
Siamo nell’Italia giolittiana dell’inizio Novecento e sui giornali, luoghi extraterritoriali completamente impermeabili al moderno concetto di Privacy, si sbandierano pruriginose faccenduole, ed Ú proprio lì che incontriamo i nostri Protagonisti.
Ci siamo ormai abituati al ritmo dei pensieri di Bloom, agli incastri narrativi che fraseggiano le varie vicende, colorandole di mille sfumature e densità .
Ora il registro cambia.
Stiamo leggendo l’Ulisse e sappiamo tutti quanto si Ú divertito Joyce a disseminare trappole ed indovinelli.
Siamo consapevoli che l’Ulisse sia poco Reader Friendly, tanto che la maggioranza ha solo millantato la lettura di questo Capolavoro Post- modernista.
Per cui siamo pronti a ribaltare le regole lineari e fluide della nostra percezione letteraria, per dare libero accesso ad un nuovo universo di parole; anarchiche, invadenti.
Il Giornale
Dalle H 12 alle H 13
Redazioni del Freeman’s Journal ( la testata per la quale Mr. Bloom lavora ) e Evening Telegraph, vicino alla colonna di Nelson, nel centro della città subito a nord del Liffey
Personaggi: Bloom, Stephen, Ned Lambert, J.J.O’Molloy, Simon Dedalus, il direttore Myles Crawford e il giornalista Lenehan.
L’intero episodio Ú scandito da divertenti titoli che parodiano quelli dei giornali.
L’ars rethorica, con espliciti richiami allâoratoria civile e politica, viene percorsa in tutte le sue declinazioni possibili.
Joyce dà fondo al dizionario della lingua inglese, per non accontentarsi mai e creare lemmi dal suono gutturale, echi di un sottobosco sociale.
à CON PROFONDO RAMMARICO CHE ANNUNCIAMO LA SCOMPARSA DI UN EMINENTE CITTADINO DUBLINESE
C’Ú anche Hynes: resoconto del funerale probabilmente. Tonfi, cupi tonfi. Stamattina i resti mortali del defunto Patrick Dignam. Macchine. Ti riducono in briciole un uomo se lo afferrano. Oggi governano il mondo. Anche i suoi macchinari lavorano a tutta forza. E quel vecchio sorcio grigio che spingeva per entrare.
Bloom si reca al giornale per piazzare un annuncio di Alexander Keyes, per cui ha in mente di realizzare un disegno con due chiavi incrociate.
Ma i due si incrociano ancora una volta, senza parlarsi.
Battiti e dibattiti
I vari personaggi danno vita, in questo settimo episodio dell’Ulisse, ad un ironico e scanzonato dibattito su personaggi e fatti molto nazional-popolari. Very Very Irish.
Senza dimenticarsi di fare qualche escursione filosofica in altri lidi…
[…] Pensiamo a Roma, imperiale, imperiosa,imperativa.
Tese le braccia elocutorie fuor dai polsini macchiatie sfilacciati, con una pausa:
– Cos’era la sua civiltà ? Vasta, lo concedo: ma volgare. Cloacae: fogne.
I Giudei nel deserto ed in cima alle montagne dissero: Qui star conviene. Eleviamo un altare a Gehova. Il romano, come l’inglese che ne segue le orme, portò a ogni nuovo lido su cui mise piede( sul nostro lido non ce lo mise mai ) solo la sua ossessione cloacale.Si guardò intorno avvolto nella sua toga e disse : Qui star conviene. Costruiamo un Watercloset.
Questo settimo episodio, intitolato ad Eolo, cita filosofi e personaggi storici, letterati e sensitive, accostando sacro e profano con la leggerezza della provocazione, sfrastornando ed incantando il lettore.