Leopold Bloom e l’Oblio – 5ยฐ Episodio – Lotofagi

๐Ÿ˜ƒ

Buongiorno Readers !

Il viaggio con il nostro Ulisse continua con l’episodio dedicato ai Lotofagi, che vede Leopold Bloom passeggiare per le strade della cittร  di Dublino, perso nei suoi pensieri.

๐Ÿ•™

H 10 del mattino

๐Ÿ“

Per le strade a sud di Liffey, passando per il negozio Oriental Tea Company, l’ufficio postale e la farmacia Sweny di Piazza Lincoln

๐Ÿ‘ฅ

Protagonisti: Leopold Bloom, M’Coy un conoscente la cui moglie canta, come Molly e Bantam Lyons che scommetterร  sul cavallo inconsapevolmente suggerito da Bloom

๐Ÿ“

Lo stile narrativo di questo episodio segue il flusso di pensieri di Bloom, che mescola immagini reali e sensazioni, ponendole sullo stesso piano.

Lotofagi: chi sono?

Lotofagi

I Lotofagi ( letteralmente mangiatori di loto ) sono un popolo mitologico presente nell’Odissea.

Questo popolo accolse Odisseo ed i suoi compagni dando loro da mangiare il frutto del loto, che aveva la proprietร  di far perdere la memoria e di trascinarli nell’oblio.

L’oblio, la pigra sensualitร , la perdita della rude consapevolezza, sono i temi dominanti di questo episodio, che intravediamo tra le pieghe delle parole.

Il fascino dell’Oriente

L’Estremo Oriente. Bel posticino deve essere: giardino del mondo, grandi foglie pigre da galleggiarci sopra, cactus, prati fioriti, liane serpentine le chiamano. Chi sa se รจ proprio cosรฌ. Quei singalesi che oziano al sole, in dolce far niente. Non alzano un dito tutto il giorno. Dormono sei mesi su dodici. Troppo caldo per arrabbiarsi. Influsso del clima. Letargo. Fiori dell’ozio.

Leopold Bloom

Questo piccolo estratto ci porta nei meandri della mente di Bloom, ponendo lo sguardo sulla sottile sensualitร  che sarร  presente per tutto il tempo narrativo.

L’attenzione del nostro protagonista riesce a catturare piccoli momenti di dolcezza erotica. Basta il profumo di una miscela di Thรจ orientale, una calza intravista, il tocco di una lettera tanto attesa e la fantasia trova uno spazio tutto suo.

Guarda! Guarda! Barbaglio di seta ricche calze bianche. Guarda!

Un pesante tranvai scampanellando si frappose.

Perduta.

Leopold Bloom 5ยฐ episodio

๐Ÿ“จ La lettera di Martha

Leopold Bloom si reca nell’ufficio postale e ritira la lettera intestata a Henry Flower.

Scopriamo cosรฌ che il nostro Leopold ( Bloom = Flower ) intrattiene una corrispondenza segreta con una certa signorina Martha, donna dai pensieri semplici e dalla penna sgrammaticata.

Divertente sarร  l’approccio goffo ed impacciato che Leopold Bloom avrร  nel leggere la lettera, ulteriore esempio di sentimenti repressi ed avviliti.

Passando sotto il ponte della ferrovia tirรฒ fuori la busta, la strappรฒ alla svelta in tanti pezzettini e li gettรฒ per la strada. I pezzettini volarono via, discesero nell’aria umida: un bianco fluttuare poi tutti discesero.

La lettera di Martha
Il Percorso di Bloom nell’episodio Lotofagi – Nabokov

Durante le varie commissioni, Bloom incontra M’Coy, personaggio che incontreremo anche piรน in lร  nella narrazione e con cui parlerร  della moglie Molly e della tournรฉe che le รจ stata proposta e del funerale di Dignam che si terrร  alle H.11.

Il piano temporale, nella lettura dell’Ulisse di Joyce, รจ spesso subordinato ai ricordi di un passato vivido e penetrante.

Il presente, con il suo pigro incedere, si mescola con un passato ricco di perdite importanti per i protagonisti.

La malattia fatale della madre di Stephen, il suicidio del padre di Bloom e la morte del figlioletto Rudy, si intrecciano con il funerale dell’amico Dignam, creando un dialogo osmotico tra vivi e morti.

Leopold Bloom in chiesa

Mentre scorrono piccoli frame intellettivi, i passi di Leopold Bloom ci portano nella Chiesa di Ognissanti ed il flusso di coscienza, acutamente sarcastico, ci dona la visione religiosa di Bloom.

Il prete passava davanti a loro, mormorando, tenendo il coso in mano. Si fermava davanti a ognuna, tirava fuori un’ostia, ne scuoteva una goccia o due ( le tengono nell’acqua? ) e gliela metteva per benino in bocca. Cappello e testa sprofondavano. Poi la successiva: una vecchietta.Il prete si curvรฒ per mettergliela in bocca, seguitando a borbottare. Latino. La successiva. Chiudi gli occhi e apri la bocca. Cosa? Corpus. Corpo. Cadavere. Buona idea il latino. Per prima cosa l’imbambola.

[…] C’รจ dietro una grande trovata, il sentimento che il regno di Dio รจ dentro di voi. Prime comunioni. Abracadabra un soldino al pezzo.

Leopold Bloom e la chiesa cattolica

I freddi rituali e le inconguenze delle pratiche religiose trovano in Bloom un asettico interpretatore.

Ebreo di nascita, ma non osservante, cresciuto in un ambiente cattolico, ma non praticante, con una gentile mentalitร  laica.

Trasversale quanto basta per porsi al di sopra delle parti e farci sorridere delle sue mille ironiche osservazioni.

Devono essere gente con la testa sulle spalle quei signori di Roma: dirigono tutto lo spettacolo. E non rastrellano anche i quattrini?

Profumo di limone

La farmacia Sweny dove Bloom compra la saponetta al limone

Uscendo dalla chiesa Leopold Bloom si reca in Farmacia – Il farmacista voltรฒ una pagina dopo l’altra. Odore di sabbia e di seccume sembra che abbia…. Ricerca della pietra filosofale. Gli alchimisti – per ordinare la lozione per la moglie e comprare quella saponetta al limone che porterร  con sรจ per tutto il giorno.

La saponetta in vendita oggi
Scatto concessomi da una splendida amica bookstagrammer – Cris –

Il profumo di agrumi, le visioni di un Oriente misterioso, lascivo, l’eco del significato dei fiori, attinente al cognome di Leopold, l’oblio avvolgente del fiore di loto e la lettera adultera; tutto l’ordito di questa trama, cosรฌ ben calibrata, ci porta ad immergerci nella tinozza del bagno con Poldy ed a spogliarci di una realtร  troppo concreta ed avvilente.

La danza dei malintesi

Giornale sotto l’ascella e sapone dalla fresca fascetta nella sinistra, Leopold Bloom incontra Bantam Lyons e il dialogo che ne consegue รจ carico di spassosi equivoci.

_ Voglio vedere un po’ di quel cavallo francese che corre oggi, disse Bentam Lyons. Dov’รจ quel fottuto?

Spiegazzรฒ le pagine piegate sporgendo il mento dal colletto alto. Impetigine: Collettostretto, perderร  i capelli. Meglio lasciargli il giornale e piantarlo.

_ Lo tenga pure, disse Mr Bloom.

_Ascot. La coppa d’oro. Aspetti, borbottรฒ Bantam lyons. Momento. Maximum secondo.

_ Stavo proprio per buttarlo via, disse Bloom.

Bantam Lyons alzรฒ a un tratto gli occhi e ghignรฒ debolmente.

_ Cosa? disse la sua voce acuta.

_ Dico che lo puรฒ tenere, rispose Mr Bloom. Stavo per buttarlo via in quel momento.

Bantam Lyons esitรฒ un istante, ghignando; poi rimise il giornale aperto tra le braccia di Bloom.

_ La rischio, disse. Ecco, grazie.

Il 16 Giugno del 1904 si svolgerร  la corsa dei cavalli nella Ascot Gold Cup. Il lettore non puรฒ sapere il tranello che Joyce piazzerร  proprio all’interno di questo dialogo, a meno che non sia un fanatico di corse storiche di cavalli o abbia in mano il testo originale.

L’inganno risiede nei nomi dei Cavalli in gara.

  • Maximum II : francese e vincitore dell’anno precedente
  • Zinfandel I : il favorito
  • Sceptre : prescelto dal redattore sportivo Lenehan
  • Throwaway : un outsider

Sapendo che il termine throwaway in inglese significa Buttalovia, riusciamo a comprendere l’equivoco e l’inconsapevole soffiata che Bloom, ignaro di tutto ciรฒ, farร  a Bantam Lyons.

Alla fine di questo episodio troviamo Bloom immerso in un agrumato bagno ristoratore, pronto, poi, per andare al funerale di Dignam.

๐Ÿ“œ

Queste briciole di curiositร  vi aiuteranno a comprendere un po’ meglio le vicende che seguiranno, rendendo piรน divertente questo nostro viaggio insieme a Joyce.

๐Ÿ˜ƒ

#divertirsiconJoyce si puรฒ

Vi aspetto la prossima settimana con il Sesto Episodio!