Appunti di Lettura

Tag: Scrittori italiani

La libreria dei gatti neri

La libreria dei gatti neri di Piergiorgio Pulixi – Le Pagine che verranno

Articolo in evidenza

“ I casi più difficili sono sempre quelli più banali.

La risposta è lì, dove meno te l’aspetti, celata sotto una coltre di banalità ”

la libreria dei gatti neri di Piergiorgio Pulixi
Titolo: La libreria dei gatti neri
Autore: Piergiorgio Pulixi
Editore: Marsilio
Collana: Lucciole
Pagine: 304
Prezzo: 14,25
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Piergiorgio Pulixi, scrittore sardo, autore di molti gialli e noir intensi che hanno collezionato vari premi letterari e critiche entusiaste da parte dei lettori, cambia pelle e ci presenta un giallo ironico, umano, leggero.

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Empatia di Iris Bonetti

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Se ciò che io dico risuona in te, è semplicemente perché siamo rami dello stesso albero

William Butler Yeats
Empatia di Iris Bonetti
Ph: Pattypici
Titolo: Empatia
Autrice: Iris Bonetti
Editore: Self Publishing
Pagine: 409
Prezzo cartaceo: 14,68€
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Empatia: la capacità di comprendere lo stato d’animo e la situazione emotiva di un’altra persona, in modo immediato, prevalentemente senza ricorso alla comunicazione verbale

Romanzo d’esordio di Iris Bonetti, scrittrice italiana talentosa ed originale, Empatia si contraddistingue per l’intreccio narrativo multiforme e la ricchezza di colpi di scena.

11 di Giancarlo Marinelli

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Istantanee di una quotidianità cancellata dalla storia

11 di Giancarlo Marinelli
Ph:Pattypici
Titolo: 11
Autore: Giancarlo Marinelli
Editore: La nave di Teseo
Collana: Oceani
Pagine: 319
Prezzo: 18€

“ Se una foto per essere messa in mostra, per diventare importante come un quadro una scultura un romanzo deve fermare un attimo e dentro quell’attimo metterci una storia intera, allora questa senza presunzione merita proprio la galleria sulla Seventh Avenue “

Konstantin Petrov
New York dalla Torre Nord del World Trade Center

11 è il libro che non ti aspetti.

Spazza via il cieco velo di pietà ed entra nei misteri più intimi e segreti dell’esistenza degli ignari protagonisti che videro l’alba della tragedia.

Poetico e dissacrante, 11 è un flusso di coscienza contemporaneo, dalle note punk, che ci conduce con sfrontata naturalezza tra i corridoi delle Torri Gemelle, flashback di un’ingenua sicurezza frantumata e fusa nell’acciaio.

Direttore di questa sinfonia di vite che si rincorrono e si percorrono l’una dentro l’altra è Konstantin Petrov, esule estone, elettricista al Centoseiesimo piano della Torre Nord del World Trade Center, ospite dell’anziano cieco David e fotografo per diletto.

 ” … mi sono messo a fotografare con la mia Baby Pat cose che prima mi sembravano inutili, come sono inutili tutte le cose che abbiamo sempre intorno, e che brutto però che certe cose solo per il fatto di starci accanto finiscono per diventarci inutili … “

Interiors, Still Life, Shots in black e Family Snapshots sono gli intervalli temporali che scandiscono il Prima, Durante e Dopo dell’attentato alle Twin Towers.

Mentre Petrov scatta foto per scacciare la paura nelle lunghe notti del Windows On the World, Bush deve domare i demoni della moglie, Ghanem aspetta il figlio Osama Bin Laden nel deserto afghano e lo scrittore Harold Pinter ospite all’Università di Firenze, sceglie il momento più sbagliato per condannare l’America di tutti i mali del mondo.

Ogni capitolo riporta l’ora che si avvicina all’impatto con il primo aereo dirottato, ricordando al Lettore che l’ordito della trama ha un epilogo, un devastante epilogo, che ha cambiato i connotati alla parola Impossibile.

Man mano prendono corpo le storie delle persone che hanno vissuto questa maledetta distorsione storica e ritroviamo i pensieri bislacchi di Mychal Judge, cappellano dei pompieri di New York, vittima n° 0001 del World Trade Center, gli incubi ricorrenti di Laura Bush, così come i gesti quotidiani di Judy Melinek, il medico legale che dovrà ridare dignità ai frammenti umani estratti dalle macerie.

“ DM01000075: residuo di giugulare fuoriuscita, più parte di capo clavicolare del muscolo sternocleidomastoideo, sesso maschile, pigmenti e pulviscolo sconosciuti, possibile maschio sopra i sessant’anni, visibile anche… parte rigida di fascia. Pertinenza; collarino bianco, tipo uomo di culto. Con ogni probabilità: prete…”

“Ora guarda me. E solo me.”

  “Si buttano, si stanno buttando giù!“

  “Delrique! Guarda me! Guarda solo me! È un ordine.“

  “Sì, capitano.”

  “Dobbiamo entrare per primi. E dobbiamo farlo adesso.”

  “Ho tre figli, Desmond.”

  “Tutti abbiamo figli.”

  “E un solo papà.”

  “Padre Judge!”

  “Jeff Bridges!”

  “Ma che ci fa lei qui?”

  “Nessuno può interrompere una mia benedizione. Nessuno.”

Il congegno narrativo, perfettamente calibrato per incatenare il lettore e far emergere quella legittima paura di guardare in faccia le insensate deformazioni della realtà, subisce un’accelerazione emotiva nello spazio temporale di Zero.

La pallina rotola frenetica sul piano inclinato della catastrofe 

Voci pensieri immagini … tutto si sbriciola in una malefica vertigine

Le storie si accavallano in brevissimi e lapidari frammenti di esistenza, scatti in nero che fotografano le tenebre e le lettere formano parole che sgorgano dagli abissi dell’anima.

11 scava tra le macerie e disseppellisce umanità, racconta con visionaria efficacia, il sogno di un esule “esile” che cerca, a modo suo, di ridonare la vista a chi ha smarrito l’orizzonte.

Verità e finzione sono perfettamente bilanciati, tanto da non riconoscerne i confini e una scrittura sinestetica ci avviluppa di denso fumo bollente e lacrime d’incredulità.

La prosa di Marinelli è asciutta, muriatica, condita di acuta ironia ed erudita consapevolezza.

Nessuna virgola è al posto sbagliato, nessuna citazione è casuale, ogni registro espressivo è appropriato; tutto è perfetto nello spazio narrativo di 11.

Il caleidoscopio di eventi, immagini e pensieri si srotolano rapidi ed implacabili, cadenzati da una scelta stilistica variegata e dinamica, tale da rendere la lettura un’esperienza emozionale.

Scintillano di luce propria le riflessioni di Marinelli nei confronti delle donne che hanno salvato l’America ed il mondo in quel giorno di Settembre: Condoleeza Rice e il colonnello Cindy Wright a bordo dell’Air Force One.

“ Però sarebbe proprio giusto e redditizio raccontarla questa storia, magari con uno di quei filmoni della Mecca del cinema […] in cui si svela che l’America si è salvata e ha salvato il mondo grazie a due donne belle, patriote e intelligenti, a due donne, una bianca e una nera … che si sono comportati maniera ben diversa da quelle che lo scopo lo raggiungevano spompinando segretamente l’imperatore di turno.”

Gli scatti di Konstantine Petrov sono ancora presenti nell’archivio fotografico di Fotki, antenato di Facebook e rappresentano l’ultimo reportage dell’interno delle Torri Gemelle.

Petrov finì il suo turno alle H8 del mattino e invece di trattenersi come al solito con i colleghi per un caffè, si recò subito a casa. Il destino non fu clemente, morì circa un anno dopo l’attentato per un incidente con la sua motocicletta.

“ Le persone vive là fuori grazie alle mie foto da domani si ricorderanno cosa stavano facendo, dov’erano in queste ore e penseranno a tutti i corridoi le stanze gli asciugamani i post-it le sedie i bicchieri e le forchette della loro vita che hanno condiviso in posti lontanissimi con quelli che amano e che rimarranno bloccati qui dentro. E così li ritroveranno. Sì, li ritroveranno.”

☆☆☆☆

11 di Giancarlo Marinelli

Giancarlo Marinelli, nato a Vicenza nel 1973, scrittore, sceneggiatore e autore di drammaturgia contemporanea, regista cinematografico e teatrale, è Direttore del Ciclo dei Classici del Teatro Olimpico di Vicenza, della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e del circuito teatrale Arteven.

Ha pubblicato Amori in stazione (1995), Pigalle (1998), Dopo l’amore (2002, Premio Campiello – Selezione Giuria dei letterati; Premio Giulietta e Romeo), Ti lascio il meglio di me(2006, Premio Campiello – Selezione Giuria dei letterati; Premio Toti Dal Monte Simpatia), Non vi amerò per sempre (2008), Le penultime labbra (2012) e Il silenzio di averti accanto (La nave di Teseo, 2018).

La nave di Teseo

della stessa Casa Editrice:

L’Anomalia di Le Tellier ( premio Goncourt 2020 )

Gli onorevoli duellanti ovvero il mistero della vedove Siemens di Giorgio dell’Arti

Recensione ~ Layla ~ 𝚍𝚒 Massimo Piccolo

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Layla
di Massimo Piccolo
Cuzzolineditore.com
Ph: Pattypici

✾ Layla si presenta subito, ti guarda negli occhi e ti induce ad ascoltarla.

✾ Domina la copertina con assoluta naturalezza, polo magnetico di un libro dalla fisicità appagante e promettente.

✾ Lei ha bisogno di raccontarti la sua storia per esistere, per sentirsi viva, per uscire dalle tenebre che l’avvolgono… non

❝ Vede i ragazzi intorno a lei organizzati in gruppetti più o meno numerosi. Ridono, raccontandosi chissà che cosa. Nessuno sta in disparte come lei, forse giusto qualche pulcino del primo anno ❞

Layla

✾ Layla ci trasporta tra le vie di una Napoli magica, tra il profumo di basilico e limone, dove le leggende hanno il sapore dolce-amaro del caffè. 

✾ Tutto è nuovo, dalla casa in cui vive con il padre, alla scuola, alle strade da esplorare, ai visi in cui riconoscersi per ritrovarsi …

✾ Sara, la nuova esuberante compagna di banco, diventerà presto il fulcro intorno a cui ruoterà la vita sociale di Layla. 

✾ Per un anno intero seguiremo il piccolo gruppo di amici che, tra disagi e buoni propositi, cercherà di scansare gli inganni della vita. 

✾ La mente scientifica di Gabriel, l’Alberto Angela del gruppo, vacillerà e oscurerà la lucidità del lettore più attento. 

✾ Agli appunti della Sposa Vergine, evanescente e inafferrabile protagonista delle pagine più nere del libro, viene affidata la memoria più oscura dell’esoterismo partenopeo

❝ … capita che le anime tornino con tutto il corpo in questo mondo. Oppure semplicemente non riescono ad andare via… i fantasmi… sapete cosa dono i fantasmi? Sono quelle persone strappate alla morte che però hanno già abbandonato la vita..❞

La Sposa Vergine
Layla

         
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✯ Briciole, indizi, sospetti… 

tutti sapientemente disseminati tra le righe di questo Noir dalla frizzante voce contemporanea. 

✯ Il rapporto osmotico tra mistero e razionalità, tra passato e presente dona fluidità a questa storia sempre in bilico tra un dubbio ed una speranza. 

✯ Varie gradazioni di nero accompagnano il Lettore tra le storie tramandate di generazione in generazione, tra i miti di una cultura antica.

Scioglilingua napoletano del ‘700

✯ Il registro espressivo, che assume varie tonalità a seconda della prospettiva, contribuisce ad amplificare pensieri ed ansie dei vari personaggi, conferendo loro tridimensionalità e credibilità. 

✯ L’attenzione ai risvolti psicologici e l’accurata ricerca storica dell’Autore sono la base dell’impalcatura narrativa di questo vibrante ed incalzante Romanzo. 

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Layla vi incanterà e vi conquisterà, la sua è una storia nuova, con profonde radici nel fertile terreno letterario. 

Un Noir contemporaneo da leggere tutto d’un fiato. 

♡ Felicissima di aver conosciuto #Layla e grata a Massimo Piccolo per questa opportunità. 

Le Pagine che verranno

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