Non cโรจ mai stato altro dolore, come questo dolore…
RosIe
Quel dolore รจ umiliante, annichilente, omertoso.
โฃ๏ธMa Rose ha la forza di scappare, di muovere i suoi primi passi verso la libertร con una piccola e timida speranza: non farsi trovare mai piรน da suo marito!
Questo Romanzo, scritto nel 1995, ha un forte sottofondo fantastico, con uno sguardo verso il paranormale, occhieggiando alla Mitologia Greca. ๐Un vero melting pot letterario!
King riesce a raccontare la violenza domestica con acutezza e attenzione, la simbologia greca รจ propedeutica alla visione critica della societร americana, consumistica e superficiale.
๐น Rose Madder รจ una donna forte, determinata, che dovrร gestire lโistinto di vendetta, evitando di cadere nella cecitร della Rabbia. Queste donne attraversano le pagine del Gioco di Gerald e di Dolores Claiborne, per non dimenticare Misery.
๐ ร una storia di rinascita, di vendetta, di resilienza, Ma…. questo libro รจ scritto da King! e questa tematica cosรฌ comune prende una piega inquietante….
ย Fu come se fosse stato il quadro a vedere lei
Rose Madder
โ๏ธย Il racconto assume forme psichedeliche, la realtร si deforma ed il concetto di spazio si piega a regole mitologiche, dove regna il Minotauro e โ la donna con il chitone โ.
E non ti scordare di unโaltra cosa: Io ricambio. Quello che fai tu per me io farรฒ per te
Rose Madder
๐ผย Un banalissimo quadro sarร lโoggetto orrorifico a cui King affiderร il Pathos, che porterร il lettore a divorare le pagine.
Il Mondo parallelo in cui faremo i primi timidi passi รจ quello che ritroveremo ne La Torre nera.
โญ๏ธโญ๏ธโญ๏ธย 1/2
Ho ritrovato il mio Scrittore adolescenziale, ho ripercorso le stesse tracce, ma i solchi sono ora piรน profondi e la mia visuale piรน ampia.ย Condividendo questa lettura con il GdL Non solo Horror, ho potuto arricchire questa storia, con tutte le voci dei lettori neofiti e non.
Lโacutezza psicologica dei personaggi, i disturbi della personalitร , cosรฌ come lโatmosfera carica di angosciosa attesa, si perdono un poโ nella Simbologia dei Protagonisti.
La storia risulta a tratti fumosa, smorzando la drammaticitร degli eventi.ย
๐State calmi! Vi vedo giร che vi ribolle il sangue a leggere queste parole, ma dobbiamo prendere atto dei luoghi comuni…
๐Leggere รจ una pratica solitaria, il Lettore ha una forte tendenza allโasocialitร , il solipsismo, la sostituzione della realtร con mondi immaginari, lโincapacitร di affrontare i lati pratici del quotidiano, la rinuncia alla partecipazione sono solo alcuni tra i tratti caratteristici…. insomma il #lettore รจ un soggetto da curare e riabilitare…
Il Lettore e la Lettura
๐Il soggetto soffre di una mania compulsiva che lo porta ad orientare tutti i suoi acquisti verso la carta stampata, vive immerso nel suo mondo fantastico di pagine inchiostrate, si circonda di libri come se fosse un aristocratico troppo sensibile per la crudezza del reale.
๐Il Lettore vive nella costante paura dellโevento che lo costringerร ad alzare gli occhi dal libro che sta leggendo e nellโistante in cui si compie questa orribile azione, la sua mente riscrive la realtร e la popola di personaggi ( sicuramente piรน interessanti) che ha appena incontrato tra le pagine del libro.
๐I LETTUROPATI trovano irresistibile anche la lettura degli ingredienti sulle scatole dei biscotti!
๐Del resto i grandi Lettori del passato non ci aiutano a confutare queste illazioni!
BORGES ha ideato la sua ( splendida ๐) Biblioteca di Babele per rappresentare lโUniverso; PETRARCA dialoga con gli antichi ( Cicerone รจ il suo piรน caro amico ) mentre giudica aspramente il suo tempo; MACHIAVELLI racconta che la sera si spoglia della veste quotidiana, si pulisce dal fango e indossa panni reali e curiali e cosรฌ bardato entra nelle antiche corti degli antichi uomini; DE MONTAIGNE ( ๐ฌ) si isola in una torre nella campagna di Bordeaux per poter leggere in santa pace!!!
โ๏ธ!!!NO!!!โ๏ธ
๐LEGGERE in realtร ร Tanto altro!!
ร la grande voglia di conoscere per COMUNICARE ( #gdladdicted ), รจ il PRINCIPIO DI OGNI CONVERSAZIONE, รจ allenamento allโEMPATIA, che ci permette di comprendere gli altri , รจ la Consapevolezza a non commettere gli errori del passato!!
Tutte le grandi opere di narrativa, per quanto cupa sia la realtร che descrivono, hanno in sรฉ il nocciolo della rivolta, l’affermazione della vita contro la sua stessa precarietร
๐Il Lettore propone una Risocializzazione, basata sulla Conoscenza, ingrediente fondamentale del RISPETTO .
โฃ๏ธโญ๏ธโฃ๏ธ๐Le conseguenze dellโatto del Leggere sono piรน che reali, sono tangibili ( basti pensare alle leggi sui diritti umani sostenute dagli illuministi ) e ne traggono beneficio tutti…. anche chi non legge๐
๐โฃ๏ธ๐โ Nessuno ha mai trovato consolazione nella conoscenza, ma tanti, nel corso dei secoli, hanno incontrato la determinazione e la passione, e ne hanno tratto forza per accettare la vita o il desiderio di cambiarla
Numero undici. Storie che testimoniano la follia riprende il titolo del film horror del 1973 diretto da Freddie Francis, uscito in Italia con il titolo Delirious. Il baratro dellaย follia.
“Perchรจ arriva il momento Michael”, e qui si chinรฒ innanzi puntandogli addosso la siringa, ” arriva il momento in cui rapacitร e follia diventano preticamente indistinguibili l’una dall’altra. Si potrebbe quasi dire che diventano una e una sola cosa. E poi arriva un altro momento in cui anche tollerare la rapacitร , e viverci fianco a finaco, o addirittura prendersene carico, diventa una sorta di follia.”
Jonathan coe ” la famiglia winshaw”
ร con queste parole che Coe ci introduce nel suo Undicesimo Romanzo, presentato come il seguito del suo capolavoro โWhat a Carve Up!โ del 1974 – La Famiglia Winshaw –
Undici come il numero civico della casa della Pazza del Gheppio
Undici come la linea dell’autobus che percorre la cerchia esterna di Birmingham
Undici come il magazzino che custodisce scatole di ricordi e dolori
Undici come il tavolo apparecchiato dal gioco della Morte
Undici come il numero civico di Downing Street sede del Ministro delle Finanze
Undici come i piani interrati che svelano tutto l’orrore dell’animo umano.
Seguendo il filo della tela il Ragno ci intrappola nella sua ragnatela…
Alison e Rachel, due amiche diversamente equipaggiate per vivere le loro ordinarie esistenze, ci conducono per le strade di questa Inghilterra contemporanea, ricca di forti contraddizioni e disaccordi sociali.
Jonathan Coe ci presenta con sarcasmo e sagacia la complessitร della vita urbana, abile nel catturare le dissonanze e a regalarci un ritratto grottesco della societร inglese.
A tratti surreale, a volte realista, sempre implacabile nel portare a galla gli abissi dell’animo umano e l’inconsistenza dei rituali narcisistici dei tempi moderni.
Le vite dei Personaggi si intrecciano, si allontanano e si avvicinano, rincorrendo, con rassegnazione, una nuova opportunitร , un nuovo inizio. Profondamente soli, fanno i conti con la realtร rimanendo aggrappati ai loro sogni.
ร una Storia dissonante, generi narrativi si mescolano per evidenziare l’assoluta superficialitร della societร del XXIยฐ secolo.
Sotto il mirino del sarcasmo corrosivo dello scrittore di Birmingham finiscono i Reality show, l’edilizia londinese, il giornalismo corrotto e corrosivo, i Premi internazionali ed ovviamente l’industria della carta stampata.
Il Lettore riconoscerร i personaggi , divenuti iconici, della Famiglia Winshaw, che rifulgono nello spazio narrativo illuminando i soggetti che ruoteranno loro intorno; la capacitร dei personaggi di Coe รจ proprio quella naturale predisposizione a creare connessioni, dove sembra ci sia solo il vuoto.
Questa รจ una Storia circolare ed il Lettore rischia di rimanere intrappolato… la fine lo riporta all’inizio… ma il Numero 11 รจ palindromo… si legge da destra a sinistra o da sinistra a destra.
Ottima lettura, scorrevole ed intrigante, la penna di Coe si fa riconoscere, anche se non tocca vette altissime, consiglio di leggere prima La famiglia Winshaw
Eccoci al nostro appuntamento con Joyce e tutti i suoi succulenti enigmi. Dopo aver fatto colazione, prima con Stephen Dedalus nella Torre Martello, poi con Leopold Bloom ad Eccles Street, vediamo i nostri protagonisti incamminarsi per le loro normalissime esistenze, incrociando lo sguardo sulla stessa nuvola di passaggio…
Per queste strade si incroceranno, inconsapevolmente, piรน volte.
Il nostro viaggio con l’Ulisse di Joyce ci porta a leggere pagine tristi, dense di speranze sfumate, di vite mai vissute.
L’Episodio รจ dedicato all’Ade di Omero, ma il confronto con il nostro Ulisse รจ sconfortante. Odisseo conoscerร nell’Ade il suo destino e quello dei suoi compagni, mentre per Bloom la discesa nel Regno dei morti รจ l’ennesima riprova della sua limitatezza.
Leopold Bloom ricorda con dolore la perdita del padre e del figlio Rudy
In queste pagine la morte riveste ogni spiraglio di realtร , dai ricordi, ai palazzi decadenti, ai discorsi su persone ed eventi luttuosi… tutto รจ frustrazione, dolore, perdita; al centro di questo mondo paralizzato, vi รจ Leopold Bloom e la sua inadeguatezza, che lo porterร a dissolvere i suoi contorni con la spettralitร del suo isolamento.
Sesto episodio: cominciamo dall’inizio.
H 11 del mattino
A partire dalla casa di Dignam in Newbridge Avenue 9 a Sandymount, fino al cimitero di Glasnevin
Protagonisti: Leopold Bloom, Martin Cunningham, un brav’uomo cortese e raffinato, Mr Power e Simon Dedalus, padre di Stephen; tutti amici di Paddy Dignam, morto presumibilmente per un eccessiva dose di alcool; riuniti nella stessa carrozza del corteo funebre. Intorno a questo episodio ruotano altri personaggi secondari, come Joe Hynes il cronista.
Lo stile narrativo di questo episodio รจ fluido e scorrevole. La terminologia religiosa รจ declinata con un un registro farsesco. I dialoghi ed il monologo interiore di Bloom si alternano con una cadenza armoniosa.
Mr Bloom spostรฒ lo sguardo dai suoi baffi iracondi al volto mite di Mr Power e agli occhi e alla barba, col suo grave tremito, di Mr Cunningham. Uomo caparbio rumoroso. Pieno di suo figlio. Ha ragione. Qualcosa da lasciare in retaggio. Se il piccolo Rudy fosse vissuto. Vederlo crescere. Sentire la voce in casa. A passeggio accanto a Molly con la divisa di Eton. Mio figlio.
Questi i pensieri che tormentano Leopold Bloom durante il viaggio verso cimitero.
Il rapporto padre/figlio investe una parte importante nel sottomondo psicologico di Bloom. Il figlio รจ morto prematuramente a 11 giorni dalla nascita ed il padre รจ morto suicida con una dose di veleno.
La percezione che Leopold abbia bisogno di trasferire l’amore paterno su Stephen Dedalus diverrร sempre piรน prepotente nel prosieguo della giornata.
Tra battute poco eleganti e i commenti riguardanti fatti di cronaca dublinese, il gruppetto di amici palesa una forte inclinazione antisemita che acuirร il senso di inferioritร che assilla Bloom e ci delinea un prototipo di Antieroe per eccellenza, simbolo di ogni decadenza.
- Affogare Barabba! urlรฒ Mr Dedalus. Cristo volesse che ci fosse riuscito!
Simon Dedalus schernisce con cattiveria Reuben J.Dodd, usuraio ebreo, il cui figlio รจ quasi morto annegato. Bloom cerca di arginare le offese razziali, intervenendo nel racconto, ma viene messo a tacere.
Giudizi e pregiudizi
– Ma peggio di tutti, disse Mr Power, รจ chi si toglie la vita.
Martin Cunningham tirรฒ fuori di scatto l’orologio, tossรฌ e lo rimise a posto.
– La vergogna piรน grande che ci possa essere in una famiglia, aggiunse Mr Power.
– Pazzia momentanea, naturalmente, disse decisamente Mr Cunningham. Dobbiamo vedere la cosa con un po’ piรน di comprensione.
– Si dice che chi lo fa รจ un vigliacco, disse Mr Dedalus.
– Non sta a noi giudicare, disse Martin Cunningham.
Mr Bloom, in procinto di parlare, richiuse la bocca. I grandi occhi di Martin Cunningham. Ora guarda altrove. Persona umana e comprensiva. Intelligente. Assomiglia a Shakespeare di viso. Sempre una buona parola. Non perdonano qui nรฉ il suicidio nรฉ l’infanticidio. Rifiutano la sepoltura cristiana. Si usava infilargli un palo di legno nel cuore dentro la fossa. Come se non fosse giร spezzato
Questo corrosivo scambio di battute mette in luce la totale diversitร di Leopold Bloom rispetto ai presenti.
Ebreo di nascita, battezzato in seno alla Chiesa protestante ed infine divenuto cattolico solo per poter sposare Marion Tweedy.
Il padre morto suicida, sarร per Bloom fonte di vergogna ed origine di un baratro che la morte del figlio renderร piรน profondo. Outsider per destino, fantasma di una umanitร laica, gentile e compassionevole.
Il suo Giudaismo latente e il suo finto cattolicesimo, lo marchia e lo esilia. Esule, come lo stesso Joyce a Trieste, in una Societร di conformisti.
Interessante l’allusione a Shakespeare e alla sua Ofelia, simbolo di un amore devoto e folle; morta suicida per annegamento … che ricorda il figlio di J. Dodd e il padre di Bloom.
Un Mistero mai svelato…
Ma chi รจ quello spilungone laggiรน col macintosh? Chi รจ vorrei sapere? Pagherei qualche cosa per sapere chi รจ. Spunta fuori sempre qualcuno che non ti sognavi neanche. Uno potrebbe vivere nel suo buco solo tutta la vita.
L’uomo con il macintosh si affaccerร tra le pieghe di questa giornata, altre 11 volte, tutte in contesti differenti, lasciando dietro pochi piccoli indizi per decifrarne l’identitร .
Sono molteplici le affermazioni che vedono in questa figura misteriosa l’alterego di Joyce – come sostieneNabokov – ma sono intriganti anche le supposizioni che vedono in questa figura indecifrabile la rappresentazione dell’ignoto, dell’inconscio; argomento caro a Joyce ed al massone ed alchimista Bloom.
A voi la parola e alle conclusioni che trarrete a fine lettura…
Per oggi le briciole si sono moltiplicate e gli enigmi divenuti meno fumosi…
Vi aspetto Venerdรฌ prossimo con un divertentissimo 7ยฐ episodio, che vedrร Bloom alle prese con il linguaggio giornalistico e tutte le sue declinazioni.
Eccoci arrivati alla Seconda parte dell’Ulisse, dove incontreremo il nostro moderno Odisseo: Leopold Bloom
H 8 del mattino.
Protagonisti Leopold Bloom e Molly Bloom
A casa dei coniugi Bloom, in Eccles Street 7 a Dublino
Casa Bloom
Eccles Street si trova nella parte settentrionale di Dublino ed era all’epoca, un quartiere borghese rispettabile.
L’appartamento di Bloom non ha nรฉ acqua calda, nรฉ stanza da bagno, ma c’รจ un gabinetto sul pianerottolo e una latrina piuttosto desolante nel giardino sul retro.
Dal 1908 al 1910 fu residenza di un caro amico di Joyce, ma la casa venne demolita negli anni Sessanta. Unico elemento autentico preservato nella sede del Joyce Centre di Dublino รจ la porta, insieme alla struttura in mattoni nella quale รจ incastonata.
Una curiositร storica รจ legata proprio alla porta di questa casa.
La forma di questa porta richiama lo stile giorgiano sviluppatosi tra il 1714 ed il 1830, che vide il sorgere di numerose case a schiera con le tipiche porte colorate; Porte che divennero il simbolo di benvenuto a Dublino.
Con l’Ulisse di Joyce ci apprestiamo a percorrere le strade di Dublino, a conoscere la cittร nella sua variegata storicitร ed a incontrare l’umanitร che la vive e la sopravvive; seguendo il sottile biasimo che Joyce nutre per una Irlanda corrotta.
Un grigio orrore gli gli consumava la carne. Zeppando il foglio in tasca prese per Eccles Street, affrettandosi verso casa. Freddi umori gli scorrevano per le vene, gelandogli il sangue: la vecchiaia lo incrostava di una scorza salina. Ecco, ci sono. Boccaccia della mattina brutti pensieri. Svegliato male. Devo riprendere quegli esercizi di Sandow. Giรน sulle mani. Case di mattoni marrone chiazzato. Il numero ottanta ancora sfitto. Perchรจ poi?
Leopold Bloom
Leopold Bloom
Chi รจ l’Ulisse di Joyce?
ร figlio dell’ebreo ungherese Rudolph Virag ( in ungherese = fiore ) che cambierร il suo cognome in Bloom ( appunto fiore in inglese ) e di madre irlandese ed ungherese.
Il padre si toglierร la vita dopo la morte della moglie.
Leopold Bloom รจ un ebreo non praticante, materialista, massone, mite ed insicuro. La sua curiositร per i dettagli lo rende a volte pedante e ripetitivo.
La sua mente ha un’intelligenza mediamente raffinata, ma non eccelsa come quella di Stephen Dedalus, quindi il lessico che userร Joyce per delineare la trama dei suoi pensieri, sarร piรน grezzo.
Mr Bloom guardava curioso, gentile, la flessuosa forma nera. Pulita a vedersi: la luciditร del pelo liscio, il bottoncino bianco sotto la radice della coda, i lampeggianti occhi verdi. Si chinรฒ verso di lei, mani sulle ginocchia.
_ latte per la miciolina, disse
_ Mrkgnao! piagnucolรฒ la gatta
li chiamano stupidi. Capiscono quello che si dicemeglio di quanto noi non si capisca loro.
Compassionevole e premuroso; nel corso delle mille e passa pagine ci affezioneremo a lui e seguiremo il filo dei suoi pensieri con crescente empatia.
Personaggio simbolo di una Umanitร frustrata, rappresentante di un popolo perseguitato, incarnazione dello sguardo disilluso del suo Creatore.
Leopold Bloom percorrerร questa giornata di Giugno a testa bassa, non opponendosi al suo destino di marito tradito, di ebreo deriso e di uomo perdente. Non c’รจ ribellione o fastidio nelle pieghe dei suoi pensieri, ma una lenta e pigra accettazione.
A colazione con Leopold Bloom
Uova e prosciutto, no. Niente uova buone con questa siccitร . Ci vuole acqua fresca pura. Giovedรฌ non รจ nemmeno giornata per rognone di castrato da Buckley. Fritto nel burro, un zinzino di pepe. Meglio un rognone di maiale da Dlugacz. Aspettando che l’acqua bolla.
In perfetta sincronizzazione con Stephen e la sua colazione con Mulligan ed Haines, il nostro Poldy ( nomignolo che mi piace veramente tanto ๐ e che gli darร Molly ) si sveglia, va in cucina a preparare la prima colazione alla moglie Molly, che si attarda assonnata, a letto, coccola la gatta e poi esce a comprare il rognone di maiale ( molto poco Kosher ).
Il monologo interiore di Leopold Bloom, seguendo la concezione Bergsoniana per cui gli istanti non si dipanano in linea retta, ma si dilatano e si restringono a seconda dei percorsi mentali della persona, ci porta su differenti piani temporali e con immediatezza percettiva ci introduce nei ricordi piรน personali del Personaggio.
La prima scena che Joyce ha scelto per presentarci il suo Ulisse รจ significativa.
Un uomo premuroso, che si appresta a preparare la colazione per la moglie, che tranquillamente si fa servire.
I canoni famigliari vengono ribaltati, cosรฌ come saranno stravolte tutte le regole del romanzo classico.
La ninfa Calypso
Questo episodio รจ stato dedicato da Joyce alla ninfa Calypso.
Trovare un parallelismo tra Molly e Calypso รจ pressochรจ impossibile. La Ninfa trattiene per sette anni Odisseo nella sua isola di Ogigia, perchรจ รจ innamorata. Molly, per contro, non vorrebbe mai che Poldy rimanesse a casa, in quanto, nel pomeriggio, attende il suo amante: l’impresario Boylan.
Troviamo una sorta di fil rouge che lega Bloom alle vicende di Odisseo, in un piccolo quadretto che Leopold dice sia appeso sopra il loro letto. La Ninfa al bagno.
Metempsicosi
Fammi vedere – disse lei. Ci ho messo un segno. C’รจ una parola che vorrei chiederti.
Inghiottรฌ una sorsata di tรจ dalla tazza che reggeva non dalla parte del manico e dopo esseresi pulita rapidamente i polpastrelli sulla coperta cominciรฒ a cercare nel testo con una forcina fino a quando non arrivรฒ alla parola.
“Mette cosa?” chiese lui.
“Qui” disse lei. ” Cosa significa?”.
Lui si chinรฒ e lesse vicino alla lucina unghia della moglie.
” Metempsicosi?”
” Che cosa si mette?”
” Metempsicosi” ripetรจ lui aggrottando le ciglia ” ร greco: dal greco. Significa trasmigrazione delle anime”.
“Oh che palle !” disse lei ” Ma parla come mangi!”.
Dopo averle preparato la colazione, portato la posta e letto la lettera della figlia Milly, Leopold cerca di istruire il grezzo e ruvido intelletto della moglie, proponendoci uno dei dialoghi piรน divertenti del romanzo; ovviamente sotto le semplici parole, vi รจ un mondo di simboli ed allusioni che faremo finta di aver compreso ๐
Leopold Bloom entrerร nella vostra vita per non uscirne piรน, รจ e sarร sempre un Personaggio che amerete con tutte le sue manie e piccolezze di uomo normale.
Troveremo Poldy che, uscendo dalla latrina, dove ci descrive con precisione ogni suo movimento intestinale, mentre legge il giornale, dovrร andare al Funerale del suo amico Dignam.
Ma questo succederร Venerdรฌ prossimo.
Queste briciole di curiositร vi aiuteranno a comprendere un po’ meglio
le vicende che seguiranno, rendendo piรน divertente questo nostro viaggio
insieme a Joyce.
Terzo Episodio dell’Ulisse – Stephen Dedalus ed il Flusso di Coscienza
Buongiorno Readers!
Eccoci al primo vero monologo interiore, alstream of consciousness, consistente nella libera rappresentazione dei pensieri di una persona cosรฌ come compaiono nella mente, prima di essere riorganizzati logicamente in frasi.
In compagnia dei Pensieri solipsistici di Stephen Dedalus e del suo intricato Labirinto mentale, attraversiamo la Spiaggia di Sandymount, la spiaggia piรน larga di Dublino.
Ineluttabile modalitร del visibile: almeno questo se non altro, il pensiero attraverso gli occhi. Sono qui per leggere le segnature di tutte le cose, uova di pesce e marame, la marea avanzante, quella scarpa rugginosa
incipit terzo episodio
Stephen Dedalus andando verso la cittร , passa dalla spiaggia e camminando medita…
Su ciรฒ che non si puรฒ evitare, sulla forma, opposta alla sostanza.
La morte della madre, la ricerca del padre, la miseria morale e materiale dell’Irlanda, l’artista ribelle sono i temi piรน riconoscibili, con un sottofondo ermetico riconducibile ad una ricerca di dialogo personale con Dio.
Stile e Linguaggio
Mentre l’anarchia sintattica dei suoi pensieri mira a depistare il Lettore, gli strati di ricordi e le associazioni mentali, coscienti e subcoscienti, portano a galla tutta la poetica di Joyce.
Il crollo delle strutture narrative tradizionali porta Joyce a ricercare un linguaggio nuovo, sofisticato, come richiede la mente poliedrica di un artista come Stephen Dedalus.
Le parole devono trasmettere immagini, sensazioni, come lampi neurologici e questo si realizza attraverso frasi brevi e discontinue, cambi di scenari temporali e spaziali, un lessico colorato e multilingue.
Il monologo di Stephen Dedalus stravolge la normale percezione di lettura.
Il confine tra realtร e fantasia si annulla e crea quel sottile straniamento che incanta il lettore; non nascondo che la tecnica narrativa risulta ostica al primo impatto, poi, lasciandosi trasportare dal flusso di visioni, piรน o meno percepite, la corrente vi trascinerร !
Chi รจ Proteo?
Getto da me quest’ombra finita, ineluttabile umana forma, la richiamo a me. Infinita, sarebbe mia, forma della mia forma? Chi mi vede qui? Chi mai dovechessia leggerร queste parole scritte? Segni in campo bianco.
nella mente di Stephen Dedalus
Proteo รจ una divinitร greca, figlio di Oceano e Teti, con il dono di saper vedere nel futuro e di poter mutare aspetto e forma in ogni momento. Questo mimetismo viene sfruttato da Proteo ogni qualvolta riceve da qualcuno la richiesta di prevedere ciรฒ che dove ancora accadere. Proteo non accettava questo suo talento. Nel quarto libro dell’Odissea di Omero, Menelao narra a Telemaco di come egli sia riuscito con la forza, a farsi predire gli eventi futuri dal Dio Proteo.
Stephen Dedalus si interroga sulla mutevolezza della forma attraverso la Vista, ricordando la concezione Pansofistica del mistico tedesco Jakob Bรถhme (1575-1624) e l’empirismo aristotelico.
Dietro la figura di Proteo si mimetizza Joyce stesso; Stephen Dedalus rappresenta quella fase esistenziale che vede l’Autore nella sua giovane ribellione artistica. La sua Opera Ritratto dell’artista da giovane ci introduce la figura di Stephen, alter-ego dello stesso scrittore.
La storia Irlandese
Tra le righe del monologo interiore del nostro moderno Telemaco, si trova una riflessione importante sulla storia irlandese.
Viene ricordato Kevin Egan, pseudonimo di Joseph Casey, un ribelle irlandese espatriato e definito โanitra selvaticaโ, soprannome dato a tutti gli esuli politici irlandesi.
Guardando il Forte Pigeon House, Stephen rivive la prigionia di J. Stephens che, secondo la leggenda, riuscรฌ ad evadere travestito da donna.
Joyce auspica l’emancipazione dell’Irlanda dal dominio inglese e riesce nell’impresa di produrre il primo Poema epico della sua Nazione.
Voi trovate oscure le mie parole. L’oscuritร รจ nelle nostre anime, non vi pare?
stephen Dedalus
Vi lascio con un mio personalissimo pensiero…
Leggendo questo episodio si rischia di sentirsi mortificati dai molteplici richiami filosofici, storici, letterari, teologici…
Non lasciatevi schiacciare dalla mole di note e noticine che vi servirebbero per capire tutto! Respirate ed immergetevi nella mente di Stephen, senza se e senza ma, solo cosรฌ potrete divertirvi!
Qui trovate qualche briciola per continuare il cammino …
ร spargendo al vento le ceneri della madre che Martin Brenner, genetista all’apice di una brillante carriera, marito e padre felice, comincia ad interrogarsi sul suo rapporto con lei: perchรจ non prova un vero dolore, perchรจ ha sempre sentito che un velo si frapponeva fra loro? Scoprirร il motivo in una lettera che lei gli ha lasciato: quello che li divideva era un segreto….
Vi schedano in categorie bizzarre di cui non avete mai sentito parlare e che non corrispondono a ciรฒ che siete realmente. Vi convocano. Vi internano.
Vorreste proprio sapere perchรจ.
Patrick Modiano – dora bruder
Questa Citazione che Larsson sceglie con cura per introdurre il Lettore alla sua opera, ha un significato profondo e, come il Talismano raccoglie un mondo di Credenze, cosรฌ le parole prese in prestito da Modiano, racchiudono l’Universo di parole che questa Storia attraversa.
Perfetto innesto nell’intricato Bosco Letterario, in cui Larsson ci introduce.
Cosa รจ giusto dirvi e cosa no…
Martin Brenner รจ un uomo di scienza; realizzato, presente a sรจ stesso in ogni occasione, ateo e coscientemente felice.
La moglie Cristina e la figlia Sara sono il suo mondo, perno di ogni scelta e riparo da quella strisciante inquietudine che mano a mano attanaglia il nostro Protagonista.
Perchรจ Maria… Gertrud…non si era portata il suo segreto nella tomba? Perchรจ non l’aveva lasciato all’oscuro?
Larsson ci conduce tra i vicoli piรน bui dell’incredulitร , dell’incertezza, dell’annientamento, svelandoci, attraverso le vicende di Martin, il baratro della coscienza umana.
Martin Brenner percorrerร la strada verso la consapevolezza, l’accettazione d’identitร , in un continuo lavorรฌo psicologico e di ricerca, che lo porterร a stravolgere ogni sua certezza, mandando all’aria la sua vita.
Dopo una prima parte del libro molto fluida e scorrevole, nella seconda parte ci troviamo in bilico tra Saggio, Romanzo e Memoir.
In questa Seconda parte seguiamo tutte le ricerche che Martin svolge, per lo piรน in segreto, sulle testimonianze di persone che scoprono di avere un’identitร diversa da quella che credevano.
I testi citati sono numerosi, gli estratti, le parole e le riflessioni degli Autori letti si intersecano e attraversano i pensieri di Martin, in un continuo rapporto osmotico, tale da confondere , a volte, il Lettore.
Non รจ mai sbagliato discutere, anche con chi la pensa diversamente, perfino con i propri nemici. Da solo l’uomo non รจ niente, a stento lo si puรฒ dire umano. Ce lo insegna Martin Buber, non perchรจ sia ebreo, ma perchรจ รจ uno dei pochi pensatori che ha capito che nessun uomom puรฒ essere un’isola[…]
Intavolare un dialogo perรฒ รจ piรน rischioso che restare in disparte, perchรจ rivelando la propria identitร ci si apre all’avversario, che a sua volta puรฒ capire come ragioniamo, cosa sogniamo, di che cosa abbiamo paura, che valori difendiamo. Ma รจ rischioso anche perchรจ ci si apre al cambiamento: si mettono alla prova le proprie convinzionie le proprie veritร
Questa Storia narra di un uomo che difende la propria Libertร .
Libertร di amare, di credere o non credere in Dio, di vivere secondo i propri canoni, non quelli imposti da altri; Libertร di non essere etichettato, di ragionare senza schemi prefissati, di NON ESSERE ODIATO!!
Definire gli uomini sulla base della genetica e della discendenza รจ e resta una forma di razzismo…
Leggere queste Pagine provoca rabbia, commozione, sgomento; ci scuote e percuote pensieri assopiti, relegati in un cassetto della memoria, lontano ….
Non vi dirรฒ nulla della Terza Parte del Libro…
Perchรจ รจ giusto che proseguiate il viaggio con Martin Brenner in autonomia, lasciandovi stupire dallapiega che questa potente Lettura prenderร ๐
๐ ๐ ๐ ๐ Consiglio a tutti questa lettura molto coinvolgente e commovente; per arricchirvi, per vestire panni scomodi, per pensare e per non dimenticare…