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โ•ฐโ˜†Il Venerdรฌ con Joyce โ˜†โ•ฎ7

Settimo Episodio dell’Ulisse di Joyce : Eolo

Settimo Episodio – Eolo –
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Buon giorno Readers !!

La settimana scorsa abbiamo lasciato Leopold Bloom, mesto e pensieroso, al funerale dell’amico Paddy Dignam.

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Ci siamo ormai abituati al ritmo dei pensieri di Bloom, agli incastri narrativi che fraseggiano le varie vicende, colorandole di mille sfumature e densitร .

Ora il registro cambia.

Stiamo leggendo l’Ulisse e sappiamo tutti quanto si รจ divertito Joyce a disseminare trappole ed indovinelli.

Siamo consapevoli che l’Ulisse sia poco Reader Friendly, tanto che la maggioranza ha solo millantato la lettura di questo Capolavoro Post- modernista.

Per cui siamo pronti a ribaltare le regole lineari e fluide della nostra percezione letteraria, per dare libero accesso ad un nuovo universo di parole; anarchiche, invadenti.

Il Giornale

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Dalle H 12 alle H 13

Redazioni del Freeman’s Journal ( la testata per la quale Mr. Bloom lavora ) e Evening Telegraph, vicino alla colonna di Nelson, nel centro della cittร  subito a nord del Liffey

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Personaggi: Bloom, Stephen, Ned Lambert, J.J.O’Molloy, Simon Dedalus, il direttore Myles Crawford e il giornalista Lenehan.

L’intero episodio รจ scandito da divertenti titoli che parodiano quelli dei giornali.

La trama รจ ritmata dalla successione di sessantatrรฉ brevi articoli di giornale introdotti da altrettanti titoli, ai quali si intreccia una fittissima rete di dialoghi.

L’ars rethorica, con espliciti richiami allโ€™oratoria civile e politica, viene percorsa in tutte le sue declinazioni possibili.

Freeman’s Journal

Joyce dร  fondo al dizionario della lingua inglese, per non accontentarsi mai e creare lemmi dal suono gutturale, echi di un sottobosco sociale.

รˆ CON PROFONDO RAMMARICO CHE ANNUNCIAMO LA SCOMPARSA DI UN EMINENTE CITTADINO DUBLINESE

C’รจ anche Hynes: resoconto del funerale probabilmente. Tonfi, cupi tonfi. Stamattina i resti mortali del defunto Patrick Dignam. Macchine. Ti riducono in briciole un uomo se lo afferrano. Oggi governano il mondo. Anche i suoi macchinari lavorano a tutta forza. E quel vecchio sorcio grigio che spingeva per entrare.

Bloom si reca al giornale per piazzare un annuncio di Alexander Keyes, per cui ha in mente di realizzare un disegno con due chiavi incrociate.

Nello stesso momento anche Stephen Dedalus deve mantenere la promessa fatta al Preside Mr Deasy e fargli pubblicare la lettera sull’afta epizootica.

Ma i due si incrociano ancora una volta, senza parlarsi.

Dublino

Battiti e dibattiti

I vari personaggi danno vita, in questo settimo episodio dell’Ulisse, ad un ironico e scanzonato dibattito su personaggi e fatti molto nazional-popolari. Very Very Irish.

Senza dimenticarsi di fare qualche escursione filosofica in altri lidi…

[…] Pensiamo a Roma, imperiale, imperiosa,imperativa.

Tese le braccia elocutorie fuor dai polsini macchiatie sfilacciati, con una pausa:

– Cos’era la sua civiltร ? Vasta, lo concedo: ma volgare. Cloacae: fogne.

I Giudei nel deserto ed in cima alle montagne dissero: Qui star conviene. Eleviamo un altare a Gehova. Il romano, come l’inglese che ne segue le orme, portรฒ a ogni nuovo lido su cui mise piede( sul nostro lido non ce lo mise mai ) solo la sua ossessione cloacale.Si guardรฒ intorno avvolto nella sua toga e disse : Qui star conviene. Costruiamo un Watercloset.

Questo settimo episodio, intitolato ad Eolo, cita filosofi e personaggi storici, letterati e sensitive, accostando sacro e profano con la leggerezza della provocazione, sfrastornando ed incantando il lettore.

Eolo: breeze, breath of fresh air, storm, hurricane, puffโ€ฆ il vento, in tutte le sue possibile forme, diventa protagonista del capitolo, spazzando e disarticolando il canovaccio retorico. Eโ€™ il vento a far sbattere le porte, a creare correnti dโ€™aria improvvise, a portare con sรฉ rumori casuali: urla di strilloni, fruscio di veline, frastuono delle rotative in funzione…

Il Dio del Vento รจ impersonato dal direttore del giornale, regista e maestro nel dare vento ad ogni notizia.

Una piccola briciola di mistero…

“Voglio che lei scriva qualcosa per me, disse. Qualcosa che abbia del mordente…Dia loro qualcosa che abbia del mordente. Ci metta tutti noi dentro, e al diavolo. Padre, Figlio e Spirito Santo e Jakes M’Carthy.”

Eolo il direttore del Giornale Myles Crawford

Sembrano molto esplicite queste parole e non sono pochi che le considerano autoreferenziali.

Altre briciole sono state disseminate ed il cammino diventa sempre piรน intrigante…

Vi aspetto la prossima settimana con un succulento pranzo in compagnia di Leopold Bloom

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#divertirsiconjoyce si puรฒ !!

โ•ฐโ˜† Il Venerdรฌ con Joyce โ˜†โ•ฎ4

4ยฐ episodio : Leopold Bloom

Calypso
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Buongiorno Readers !

Eccoci arrivati alla Seconda parte dell’Ulisse, dove incontreremo il nostro moderno Odisseo: Leopold Bloom

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H 8 del mattino.

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Protagonisti Leopold Bloom e Molly Bloom

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A casa dei coniugi Bloom, in Eccles Street 7 a Dublino

Dipinto degli anni Sessanta – Eccles Street 7

Casa Bloom

Eccles Street si trova nella parte settentrionale di Dublino ed era all’epoca, un quartiere borghese rispettabile.

L’appartamento di Bloom non ha nรฉ acqua calda, nรฉ stanza da bagno, ma c’รจ un gabinetto sul pianerottolo e una latrina piuttosto desolante nel giardino sul retro.

Dal 1908 al 1910 fu residenza di un caro amico di Joyce, ma la casa venne demolita negli anni Sessanta. Unico elemento autentico preservato nella sede del Joyce Centre di Dublino รจ la porta, insieme alla struttura in mattoni nella quale รจ incastonata.

Una curiositร  storica รจ legata proprio alla porta di questa casa.

La forma di questa porta richiama lo stile giorgiano sviluppatosi tra il 1714 ed il 1830, che vide il sorgere di numerose case a schiera con le tipiche porte colorate; Porte che divennero il simbolo di benvenuto a Dublino.

Con l’Ulisse di Joyce ci apprestiamo a percorrere le strade di Dublino, a conoscere la cittร  nella sua variegata storicitร  ed a incontrare l’umanitร  che la vive e la sopravvive; seguendo il sottile biasimo che Joyce nutre per una Irlanda corrotta.

Un grigio orrore gli gli consumava la carne. Zeppando il foglio in tasca prese per Eccles Street, affrettandosi verso casa. Freddi umori gli scorrevano per le vene, gelandogli il sangue: la vecchiaia lo incrostava di una scorza salina. Ecco, ci sono. Boccaccia della mattina brutti pensieri. Svegliato male. Devo riprendere quegli esercizi di Sandow. Giรน sulle mani. Case di mattoni marrone chiazzato. Il numero ottanta ancora sfitto. Perchรจ poi?

Leopold Bloom

Accanto a Bloom, Joyce scrisse in greco lโ€™inizio del proemio dellโ€™Odissea di Omero: ยซMusa, quell’uom di multiforme ingegno/ dimmi, che molto errรฒยป.

Leopold Bloom

Chi รจ l’Ulisse di Joyce?

รˆ figlio dell’ebreo ungherese Rudolph Virag ( in ungherese = fiore ) che cambierร  il suo cognome in Bloom ( appunto fiore in inglese ) e di madre irlandese ed ungherese.

Il padre si toglierร  la vita dopo la morte della moglie.

Leopold Bloom รจ un ebreo non praticante, materialista, massone, mite ed insicuro. La sua curiositร  per i dettagli lo rende a volte pedante e ripetitivo.

La sua mente ha un’intelligenza mediamente raffinata, ma non eccelsa come quella di Stephen Dedalus, quindi il lessico che userร  Joyce per delineare la trama dei suoi pensieri, sarร  piรน grezzo.

Mr Bloom guardava curioso, gentile, la flessuosa forma nera. Pulita a vedersi: la luciditร  del pelo liscio, il bottoncino bianco sotto la radice della coda, i lampeggianti occhi verdi. Si chinรฒ verso di lei, mani sulle ginocchia.

_ latte per la miciolina, disse

_ Mrkgnao! piagnucolรฒ la gatta

li chiamano stupidi. Capiscono quello che si dicemeglio di quanto noi non si capisca loro.

Compassionevole e premuroso; nel corso delle mille e passa pagine ci affezioneremo a lui e seguiremo il filo dei suoi pensieri con crescente empatia.

Personaggio simbolo di una Umanitร  frustrata, rappresentante di un popolo perseguitato, incarnazione dello sguardo disilluso del suo Creatore.

Leopold Bloom percorrerร  questa giornata di Giugno a testa bassa, non opponendosi al suo destino di marito tradito, di ebreo deriso e di uomo perdente. Non c’รจ ribellione o fastidio nelle pieghe dei suoi pensieri, ma una lenta e pigra accettazione.

Colazione irlandese

A colazione con Leopold Bloom

Uova e prosciutto, no. Niente uova buone con questa siccitร . Ci vuole acqua fresca pura. Giovedรฌ non รจ nemmeno giornata per rognone di castrato da Buckley. Fritto nel burro, un zinzino di pepe. Meglio un rognone di maiale da Dlugacz. Aspettando che l’acqua bolla.

In perfetta sincronizzazione con Stephen e la sua colazione con Mulligan ed Haines, il nostro Poldy ( nomignolo che mi piace veramente tanto ๐Ÿ™‚ e che gli darร  Molly ) si sveglia, va in cucina a preparare la prima colazione alla moglie Molly, che si attarda assonnata, a letto, coccola la gatta e poi esce a comprare il rognone di maiale ( molto poco Kosher ).

Il monologo interiore di Leopold Bloom, seguendo la concezione Bergsoniana per cui gli istanti non si dipanano in linea retta, ma si dilatano e si restringono a seconda dei percorsi mentali della persona, ci porta su differenti piani temporali e con immediatezza percettiva ci introduce nei ricordi piรน personali del Personaggio.

La prima scena che Joyce ha scelto per presentarci il suo Ulisse รจ significativa.

Un uomo premuroso, che si appresta a preparare la colazione per la moglie, che tranquillamente si fa servire.

I canoni famigliari vengono ribaltati, cosรฌ come saranno stravolte tutte le regole del romanzo classico.

La ninfa Calypso

Ninfa al bagno

Questo episodio รจ stato dedicato da Joyce alla ninfa Calypso.

Trovare un parallelismo tra Molly e Calypso รจ pressochรจ impossibile. La Ninfa trattiene per sette anni Odisseo nella sua isola di Ogigia, perchรจ รจ innamorata. Molly, per contro, non vorrebbe mai che Poldy rimanesse a casa, in quanto, nel pomeriggio, attende il suo amante: l’impresario Boylan.

Troviamo una sorta di fil rouge che lega Bloom alle vicende di Odisseo, in un piccolo quadretto che Leopold dice sia appeso sopra il loro letto. La Ninfa al bagno.

Metempsicosi

Fammi vedere – disse lei. Ci ho messo un segno. C’รจ una parola che vorrei chiederti.

Inghiottรฌ una sorsata di tรจ dalla tazza che reggeva non dalla parte del manico e dopo esseresi pulita rapidamente i polpastrelli sulla coperta cominciรฒ a cercare nel testo con una forcina fino a quando non arrivรฒ alla parola.

“Mette cosa?” chiese lui.

“Qui” disse lei. ” Cosa significa?”.

Lui si chinรฒ e lesse vicino alla lucina unghia della moglie.

” Metempsicosi?”

” Che cosa si mette?”

” Metempsicosi” ripetรจ lui aggrottando le ciglia ” รˆ greco: dal greco. Significa trasmigrazione delle anime”.

“Oh che palle !” disse lei ” Ma parla come mangi!”.

Dopo averle preparato la colazione, portato la posta e letto la lettera della figlia Milly, Leopold cerca di istruire il grezzo e ruvido intelletto della moglie, proponendoci uno dei dialoghi piรน divertenti del romanzo; ovviamente sotto le semplici parole, vi รจ un mondo di simboli ed allusioni che faremo finta di aver compreso ๐Ÿ˜‰

Leopold Bloom entrerร  nella vostra vita per non uscirne piรน, รจ e sarร  sempre un Personaggio che amerete con tutte le sue manie e piccolezze di uomo normale.

Troveremo Poldy che, uscendo dalla latrina, dove ci descrive con precisione ogni suo movimento intestinale, mentre legge il giornale, dovrร  andare al Funerale del suo amico Dignam.

Ma questo succederร  Venerdรฌ prossimo.

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Queste briciole di curiositร  vi aiuteranno a comprendere un po’ meglio le vicende che seguiranno, rendendo piรน divertente questo nostro viaggio insieme a Joyce.

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#divertirsiconjoyce si puรฒ

Se volete, qui trovate il Primo, Secondo e Terzo Episodio

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Vi aspetto Venerdรฌ prossimo per continuare il cammino

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